Le tecniche di comunicazione e di divulgazione non sono una scienza esatta, ma fortemente collaudate dal punto di vista accademico e delle imprese.
La fotografia è solo uno dei campi in cui si analizzano questi aspetti.
Vi sono alcuni artisti celebri nel mondo per avere immortalato leader e personaggi famosi in momenti non ufficiali, dando ai suoi soggetti un aura intima, quasi surreale.
Taluni si sono invece affermati con contenuti fortemente scandalistici, si ricordi ad esempio la fotografia del 1973 ritraente un close-up del lato B di una modella, incorniciato da un paio di pantaloncini cortissimi e contornato dallo slogan «Chi mi ama, mi segua».
La comunicazione è un mondo in continua evoluzione, anche se, come ci insegna la storia, alcune opere di tali calibro rimangono ricordate come fortemente rivoluzionarie (con tutte le conseguenze del caso, sia in negativo che in positivo).
Un altra immagine scandalistica proveniente dallo stesso autore risale al 1991 e ritrae una monaca mentre scambia un bacio con un prete: certamente non un bacio sulla guancia o di reverenza baciandogli la mano.
La stampa, pubblicando l’immagine descritta ha creato enorme popolarità al fotografo tanto da sfociare nella censura della stessa in Italia e in Francia.
Certamente oggi si fa tutto e l’inverso di tutto, non si grida più allo scandalo in quanto ne abbiamo viste di tutti i colori. È quindi difficile scuotere la coscienza.
La verità è che è stato violato un mondo facente capo all’etica e al rispetto delle persone, è un peccato perché non ci sono più paletti con la scusa di essere democratici e aperti.
E tutto nel rispetto della Costituzione, secondo la quale l’informazione è libera.