Alessandra Iannotta è l’autrice di un romanzo dal titolo: “Gli occhi di Asha” ed è stata bravissima in quanto ha rispettato i canoni previsti per scrivere un racconto: creare un personaggio principale ed una trama vincente con concetti innovativi ed originali. D’altro canto, ha un’ottima esperienza in quanto ha pubblicato le sue poesie con successo. Come noto sono presenti in alcune antologie e annovera già diversi premi ed è anche un ottimo professionista in quanto svolge la professione di avvocato. La nostra poetessa con “Gli occhi di Asha” ha voluto immaginare e raccontare la storia di un’anima che si è materializzata intorno ad un fuoco sacro e la immagina che sta compiendo una danza con più animali raffigurandoli in sette vite umane diverse. In Asha, che cambierà nome nelle diverse vite, abiterà sempre lo spirito di uno degli animali danzanti: la Tigre. Ha tutti gli ingredienti per essere un best seller, è un’opera accattivante dall’inizio alla fine. L’originalità è data anche dal nome “Asha”, non molto utilizzato da altri scrittori.
Alessandra con aria “materna” descrive la nascita di una bambina che è nata all’alba fino al tramonto in un piccolo villaggio indiano. Le novità sono molte a partire dalla prima vita fino alla settima. Il ruolo ed il contenuto del libro sono belli, sinceri ed affettuosi. Si parla di una terra misteriosa, piena di sorprese piacevoli, descrive anche i ricordi “che li guarda con gli occhi di ieri, riportare il passato nel presente, il presente nel passato, il passato nel futuro presente”. I personaggi descritti hanno caratteristiche diverse l’una dall’altra. L’autrice sostiene che ognuna ha il suo carattere con la propria storia ma sono ben legate fra loro. Cita quattro amiche che ora sarebbero state compagne di viaggio. La descrizione è perfetta ma merita di essere scoperta dal lettore.
Mentre si legge emerge sempre la bellezza delle novità, si parla del volto umano facendo capire tramite i sensi la vita intima dei soggetti citati. Il punto vincente, tra l’altro, è anche la facile e piacevole lettura, basta una piccola distrazione e la “fiaba” sembra vera. È un lavoro rivolto anche alla speranza e indica delle vie da percorrere che non sono semplici se fatte con un giusto sentimento d’amore.
Mi limiterò nella scrittura in quanto il contenuto è pieno di curiosità e ricco di un sano sentimento di vita. Il lettore rimarrà soddisfatto perché è un contenuto diverso dall’usuale, non è facile sentire nella descrizione anche odori molto graditi e piacevoli e in quest’opera l’autrice ci riesce in sole 144 pagine. Leggete con piacere “Gli occhi di Asha” di Alessandra Iannotta, Edizioni Kanaga.