Si è parlato ancora tanto del PNRR ma, non si riscontrano criteri operativi, anzi vi sono notizie che variano la situazione di comportamento di giorno in giorno e quindi necessita fare una verifica tra l’esistente e le novità.
Bisogna sapere sul PNRR, in sintesi, quanto segue: conoscere il quadro generale del piano, delle sue 6 missioni, e delle loro 16 componenti, le principali novità e le relative ricadute divise per settori e destinatari. Capire il ruolo della PA, al sud, alla ricerca, alla governance e alla dotazione finanziaria del PNRR.
Il Pnrr in sintesi
Il Pnrr la riforma della Pa
Il Pnrr per i Comuni
Il Pnrr per le Imprese
Il Pnrr per le famiglie
Il Pnrr per le Pubbliche amministrazioni
Il Pnrr per la ricerca e l’innovazione
Il Pnrr per il Mezzogiorno
Il Pnrr Governance, attuazione, impatto
Le 16 componenti del Pnrr dotazione finanziaria
Sono un’elencazione che è un vero e proprio programma. È opportuno conoscere tutto, ma poi serve un approfondimento secondo il documento che s’intende esaminare.
Il PNRR prevede anche dei dottorati di ricerca per 7500 borse di studio finanziate come detto con i fondi previsti.
Quindi colore che sono interessati dovranno saltare sul sito dell’Università e ricerca e da altri Ministeri interessati.
Il decreto firmato dal ministro Messa n.350 e 351 del giorno 9 aprile ultimo scorso.
È utile e interessante prenderne atto in quanto i decreti sono anche interessanti in quanto sono collegati alla riforma dei dottorati industriali e se ne parla da tempo e forse adesso è arrivato il momento.
Le risorse sono destinate alle università statali e non statali legalmente riconosciute, incluse le università telematiche e gli istituti universitari a ordinamento speciale (il Gran Sasso, Science Institut, la Scuola IMT alti studi Lucca, la Scuola universitaria Superiore IUSS di Pavia, la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste.
Si tratta, in tutto di 7500 borse previste per l’anno accademico 2022-2023, per le attività che devono essere avviate entro il 31 dicembre di quest’anno, infatti sono stati destinati 300 milioni di euro di investimenti: 5000 borse per dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte di queste ultime 1200 per dottorati di ricerca rientranti, comunque negli ambiti di interesse del PNRR, 1000 per dottorati per la PA, 200 per il patrimonio culturale e 100 per dottorati in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali.
È utile per gli interessati vedere le riflessioni fatte in tal senso dalla SI-IES e pubblicati sul settimanale online sentieri digitali.
Entrambi i decreti prevedono inoltre che sia possibile usare le borse assegnate sia per potenziare corsi di dottorato già esistenti e sia per attivarne di nuovi, in forma singola o in consorzi anche nell’ambito di dottorati di interesse nazionale.