La politica vuol dire anche compromesso, ricerca, ma in particolare, in questo momento, responsabilità. Una crisi economica così violenta, che porta già ad un milione di disoccupati, deve essere per gente di governo motivo di massima attenzione. Si sta assistendo ad un balletto pericoloso, sembra il ballo del Titanic: mentre le persone ballano, la nave affonda.
Abbiamo notato che si parla di patto di responsabilità, di ricerca, di costruttori, per l’ennesima volta di recovery fund ecc., senza avere una strategia, un obiettivo di come si vuole fare e cosa raggiungere. Si sente dire che serve coesione e responsabilità, invece si parla magari per una giornata della Lombardia, a torto o a ragione.
Il Presidente della Repubblica dovrebbe, come siamo tutti sicuri, rispettare le procedure e invitare i partiti a formare immediatamente un governo e, se non è possibile, andare verso le elezioni.
Far trapelare una campagna acquisti non come i giocatori di calcio, che è un qualcosa di legittimo e di collaudato, ma di acquistare senatori per avere una maggioranza risicata. Renzi in questa circostanza è indispensabile per avere una maggioranza, prendere un Ciampitelli di turno significa raccattare quattro disperati che nientemeno dichiara che basterebbe spaccare uno dei ministeri dello sviluppo economico per essere già pronto a fare il ministro delle poste e telecomunicazioni. A dir poco, per chi conosce le basi elementari di diritto pubblico e di diritto costituzionale, per capire con chi parliamo, il grado intellettivo e la vocazione verso il Paese.
Anche qui, per mettere altra carna sul fuoco, esce in questi giorni un libro intervista di Palamara, ex capo dell’AMN dal 2008 al 2019 dove mette in luce tutti gli scandali a partire dal Quirinale, Renzi ecc. questo da una parte si può definire democrazia, dall’altra Palamara, dal 2008 al 2019, cosa ha fatto? Da solo o in compagnia? E se erano atti non legittimi, perché non si è dimesso per fare il semplice magistrato? Denunciare tutto il giorno dopo ricorda una trasmissione televisiva “non è mai troppo tardi” ma, in questo caso, è tardi ed anche pericoloso e poco responsabile.
Si nota che, esperti o non esperti, deputati e senatori che studiano le strategie di come rimanere al governo sanno un po’ tutte le procedure, comprese le dimissioni di Conte che per certi versi evitano la relazione del ministro della giustizia che è stato da sempre oggetto di grossa attenzione fino al punto che abbiamo avuto anche delle crisi di governo.
I virologi ancora sul campo. Alcuni cambiano rotta: è meglio fare il vaccino ai giovani e quindi l’inverso di quello che è stato detto fino a ieri. Non è meglio fare accordi con le case farmaceutiche e tentare di produrre anche in Italia il vaccino, visto che siamo sempre i primi della classe? Si vota durante la pandemia o non si vota? Anche qui, ogni Paese interpreta secondo le proprie volontà e non a caso si va a votare tranquillamente.
In questi giorni assistiamo anche a forze economiche straniere che acquisiscono aziende italiane in silenzio. Della rete unica, di Cassa Depositi e Prestiti non si parla. Tim è pronta a presentare una lista di 15 persone per il proprio consiglio di amministrazione per la prima volta da sola. Avere dei tecnici/manager, dei prof universitari che hanno fatto anche la professione serve.
Quando ero in Telecom Italia mi sono molto interessato di strategie assumendo la responsabilità della linea centrale piani per le pubbliche amministrazioni per il nostro Paese e, prima di lasciare Telecom, sono stato nominato assistente per la direzione generale sistemi manageriali per le aree: qualità, amministrazione, strategie, verificazione e controllo, mentre all’altro collega le rimanenti 4 aree. Il lavoro fatto era tutto rivolto per la crescita dell’azienda e degli ottimi rapporti verso l’esterno.
In questo momento, si assiste ad una situazione di non facile gestione. Tim ha acquistato a maggio la società NOOVLE specializzata per il Cloud, Telecom Italia attualmente ha 11 data center che ha conferito alla nuova società oltre al trasferimento di 700 dipendenti. Dispiace vedere che il titolo di Telecom Italia viaggia sull’ordine dello 0,356 cent. È veramente basso. Cosa fare per migliorarlo?