Nel suo discorso alla Camera, Giorgia Meloni ha fatto delle comunicazioni estremamente interessanti ed anche a risposta a molti problemi che in questi giorni sono emersi sulla stampa del nostro Paese. Non ha trascurato nulla, a partire dall’impegno su Roma Capitale, la centralità dei Comuni, le questione meridionale, viste come sviluppo per tutta la Nazione e quindi come una opportunità.
Per migliorare la qualità della vita, ella si propone di puntare agli investimenti strutturali, tutelare le infrastrutture a partire dalle telecomunicazioni, realizzare il Cloud nazionale e rivedere la situazione delle concessioni. In sostanza l’Italia deve tornare ad avere un ruolo importante nel contesto internazionale per quanto concerne la tecnologia.
È interessante anche la parte del suo discorso riguardo l’economia del Mare, individuato come grande risorsa non solo per i trasporti, ma sul piano del turismo.
L’annuncio della tregua fiscale, rivolta in particolare alle PMI, rappresenta una normalizzazione dei rapporti tra il fisco e i cittadini, considerati non più potenziali evasori, ma membri di una comunità, con diritti e doveri ben definiti. E le aziende sono considerate ora motore del Paese, che producono ricchezza, offrono opportunità di lavoro, e alle quali lo Stato deve assicurare una burocrazia snella e veloce, che non sia un freno alla imprenditorialità. Nel riconoscere che sono le imprese che creano lavoro, ha rimarcato la necessità di combattere la povertà con le occasioni di lavoro, non con l’assistenzialismo, citando le parole di Papa Francesco (e suscitando un lunghissimo applauso da parte dell’Aula).
Legato al mondo del lavoro è l’istruzione dei giovani: Meloni ha messo in luce che serve molta formazione per assicurare ai giovani la possibilità di entrare nel mercato del lavoro con adeguate competenze, e pertanto ha sottolineato l’importanza del merito, che non deve essere vista come un elemento di esclusione dei più deboli, ma come uno stimolo affinché ciascuno dia il meglio di sé, impegnandosi per accrescere la propria cultura e capacità.
Il Paese vive un periodo difficile, segnato da una guerra ai confini dell’Europa e dalla ripresa dell’inflazione: un discorso concreto, costruttivo e che espone le principali linee guida del nuovo governo è un ottimo inizio di legislatura che dovrebbe stimolare in ciascun cittadino il senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità nazionale. Perché se l’Italia cresce, cresciamo tutti noi e se l’Italia è rispettosa, il mondo ci rispetta.