Con Sentieri Digitali abbiamo affrontato più volte il tema della digitalizzazione e del fatto che l’Italia ricopre sempre un ruolo, in Europa, tra le ultime posizioni, in tutto ciò però, siamo sempre a parlare di quanto siamo bravi e che siamo i primi della classe come nel caso del “modello Italia” nella gestione della pandemia. Molte sono le chiacchiere pochi sono i fatti veri, stiamo affrontando molti problemi causati dalla pandemia, tante parole e pochi risultati positivi, questo è il modo in cui le affrontiamo.
La semplificazione e la digitalizzazione sono spesso definite delle priorità per la PA, tuttavia, non trovano quasi mai piena attuazione sul piano operativo a causa della difficoltà dei processi interni. Un’efficace strategia di semplificazione e di digitalizzazione richiede un investimento sulle tecnologie e sulle competenze organizzative. Il nostro caso vede un’attesa di circa 6 mesi per avere una carta d’identità elettronica (CIE); pensare che la CIE e le credenziali digitali (SpID) sono i principali accessi per la pubblica amministrazione on-line. Molti sono i comuni che ancora non si sono adeguati ai servizi digitali, e presto dovranno mettersi al passo, molte persone ancora non sono in possesso né di CIE, né di SpID (settembre 2020 erano 10 mln di utenti attivati). Va considerato il fatto che molti hanno attivato lo SpID per accedere ai vari bonus, ma non sanno che lo strumento SpID, serve anche per accedere ai servizi della PA, per esempio: ai certificati anagrafici del proprio comune, per servizi sanitari (scelta del medico/pediatra) e anche per accedere ai servizi dell’INPS. Questa è la situazione della digitalizzazione e semplificazione.
La Next Generation EU arriva: si dovranno fare molti progetti per usare queste risorse dell’Europa, ma bisogna ricordarsi che non sono a fondo perduto, ma sono da ritornare e quota parte con gli interessi, dobbiamo fare attenzione, ricordandoci che il nostro debito pubblico è già elevato.
Nei discorsi ci si proietta sempre verso il futuro e non si fa mai un discorso sensato sul presente, trasmettendo in divenire un senso di fiducia e speranza per il Paese. Per fortuna c’è il Presidente Draghi che è persona seria e competente che prova ad andare avanti portando le redini del Governo.
Letta, Segretario del PD, adesso vuole allontanare tutti quelli vicini a Renzi, questo è l’intento, ma arrivano frecciatine dalle donne del partito che reclamano coerenza e verità, il PD che abbiamo visto osannare molto questioni come la parità di genere e poi ha lasciato le proprie donne in secondo piano.
Alla fine la storia è la storia è sempre la stessa: siamo belli, siamo bravi e siamo primi della classe.