In questi giorni stiamo assistendo ad un teatrino a dir poco vecchio e superato.
Si critica Draghi non per incapacità, in quanto tutti riconoscono il prestigio e la capacità dell’uomo sia in ambito nazionale, europeo ed internazionale, non a caso sostenuto da tutte le forze politiche.
Cosa sta succedendo? Semplice: ci sono da rinnovare 518 consigli d’amministrazione e quindi l’interesse è partitico e politico. Ognuno prende posizione per difendere la persona di riferimento, per esempio Cassa depositi e prestiti, Ferrovie dello Stato, ecc.
L’errore di Draghi qual è? È di mettere tecnici e gente di prestigio presso queste realtà che sono al livello internazionale e non avendo il Presidente Consiglio un suo partito cerca di muoversi secondo le auspicate capacità manageriali e gestionali.
Da quello che vediamo ancora una volta sono solo parole, all’atto pratico si ritorna alla vecchia politica.
I 5 Stelle che ad oggi sono rimasti ad 1-2 stelle rischiano ormai di essere cancellati dalla vita politica del paese, e pertanto puntano a giocare in difesa.
Stiamo costatando che anche il PD ha cercato un matrimonio anomalo con 5 stelle che ormai è il terzo partito del nostro paese.
È normale quando uno sta poco bene va dal medico per una cura e per cercare di ritornare in forze. Il PD in periodo di Covid non conosce un medico. È inutile riempirsi la bocca “facciamo questo per il bene del Paese”, è una frase che fa perdere voti in quanto nessuno ci crede.
Normalmente il politico pensa di essere furbo, intelligente, scaltro e tutti gli altri dei poveri stupidi. Si sta verificando un vero boomerang che lo stupido è il politico, ed il cittadino in momenti di ribellione ha mostrato di votare il nulla, cioè 5 stelle.
La colpa non è del cittadino in quanto disperato, è colpa dei politici che pensano di essere furbi. Quale è il rinnovamento politico? È nominare sindaci gente della società civile, del mondo della cultura e persone di prestigio.
Forse solo in questo modo si dimentica la pessima politica con uomini che non sono coinvolti in scandali.
Infine un invito ai magistrati, non fate dichiarazioni dinnanzi ad un evento, il vostro compito, indagare, valutare e il momento difficile è quello di decidere. I processi non si fanno in televisione, e sui giornali, perché ciò significa che siamo ancora al tempo delle tribù.