La crisi dei partiti

In questi giorni a tener banco la scena politica italiana ci sono le crisi dei partiti: nel centrodestra e nel Movimento 5 Stelle tira aria da resa dei conti.

Guardando al M5S, non si può non pensare a quel movimento politico che nel 2007, nella piazza del vaffa, si proponeva come alternativa alla vecchia politica, interessandosi, tra l’altro, alle nuove frontiere del digitale come strumento di democrazia: non a caso ci avevano abituato ad avere delle consultazioni costanti fra la base/iscritti e il gruppo dirigente.

Dopo una prima esperienza parlamentare in ombra, hanno avuto l’occasione di entrare al governo e di dimostrare di essere il vento del cambiamento, ma sono stati immediatamente fagocitati a causa della loro inesperienza. Hanno scoperto che esiste un sistema, una burocrazia e i loro relativi comportamenti; hanno scoperto che non è sufficiente popolare gli scranni del governo nelle Camere per riscattare anni di mala politica e pertanto sono spariti.

Il colpo di grazia è arrivato l’altro ieri, con la sentenza del Tribunale di Napoli che ha annullato la nomina di Conte a capo del movimento politico. La sentenza non è arrivata come un fulmine a ciel sereno in casa 5 Stelle: pochi giorni prima – e con un tempismo abbastanza sospetto – Di Maio si è dimesso dal suo ruolo di Presidente del Comitato di Garanzia del M5S. La palla è così passata nelle mani di Beppe Grillo, che però non sembra passarsela meglio a causa delle inchieste che lo coinvolgono insieme a Casaleggio e alle inchieste sul figlio.

Nel frattempo, è uscito un secondo libro firmato Sallusti-Palamara dove si dà notizia di un sottobosco della magistratura che, dalla stanza dei bottoni, muove le proprie mosse fra logge presunte, incarichi di vertice manovrati e scontri per il rinnovo del CSM. Quando venne pubblicato il primo libro molti illusi, incluso il sottoscritto, avevano pensato che fosse la volta buona affinché ognuno cominciasse a fare il proprio mestiere con senso di responsabilità e non partecipasse alle lotte intestine di un CSM sempre più suddiviso in correnti.

Nel libro viene buttato molto fango addosso ad un magistrato come Gratteri – etichettato come «fascista di m…» – fino all’altro ieri visto da molti come garante della giustizia; vi è poi un passo nel libro che riguarda Mimmo Lucano, che si presume sia stato protetto e sostenuto da un magistrato che funge da suggeritore su come comportarsi.

Da ciò si evince come questione giustizia non sia rosea e che molte cose non tornano. Mentre il Presidente della Repubblica e il governo hanno intenzione di mandare avanti il PNRR ecco che questi scandali rischiano di ostacolare, ancora una volta, il piano di rilancio del Paese: come se non bastasse, il Ministro Cingolani ha fatto sapere che la crisi energetica legata alla transizione ecologica e alla crisi del gas potrebbe addirittura annullare completamente le risorse del PNRR.

Una situazione che sembra invece normalizzarsi è quella della pandemia: il virus sta rallentando la sua corsa e si intravedono spiragli di normalità. L’auspicio è che i giovani, studenti e universitari, possano tornare ai propri ritmi e alla propria vita quotidiana al più presto, senza che la politica e i sedicenti esperti mettano in atto quotidianamente lo squallido teatrino dei dibattiti televisivi e della conta quotidiana, certamente allarmistica e preoccupante.

Chiudo con un saluto a Monica Vitti, un’attrice che è rimasta nel mio e nel cuore di molti italiani. L’ultimo saluto è avvenuto presso la Chiesa di quella Piazza del Popolo che tanto amava e dove tra l’altro abitava, uno dei simboli della bella Roma. Purtroppo, anche in questa circostanza, per taluni credenti e non credenti è andata in scena la penosa passerella di rito, naturalmente agghindati e truccati per la circostanza.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

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