Il modello della politica del nostro Paese è veramente particolare, in quanto, l’’enunciazione di cose da fare e quelle da realizzare sono davvero come le “rette parallele” di Moro che si incontrano all’infinito.
A ottobre ci sono le elezioni e già si parla di ricambio, visto che siamo in una era digitale, abbiamo bisogno di nuove risorse capaci e intelligenti, ma la politica italiana vede il rinnovamento, spostando un presidente di Regione a candidato sindaco e vede un altro candidato sindaco della propria Regione a candidato presidente di una altra Regione. A tal proposito, nulla da dire e tutto è legittimo, ma sono persone poco affidabili in quanto un presidente con la bava alla bocca urlava: “io con questi non ci starò mai!”. In maniera coerente, invece, cerca immediatamente di allearsi…
Ho compreso il perché di questi politici. Essi pensano che la vita pandemica che stiamo vivendo abbia giocato sulla nostra memoria e ho compreso anche come devono essere letti diversi quotidiani del nostro Paese e come vanno interpretati. Semplicemente quando dicono che una persona non farà mai il candidato, allora, bisogna leggerla in maniera capovolta, ovvero, che sarà candidato. Se i partiti rimuovere un candidato, lo elogiano immediatamente dicendo “è bravo, è bello, è generoso però preferiamo un altro!” un’espressione che probabilmente, assomiglia come al film “il bello, il brutto ed il cattivo”, insomma, il nostro è un vero e proprio teatrino. Quanto descritto può anche fare sorridere, ma è un sorriso amaro in quanto, come sempre, chi ne pagherà le conseguenze saremo solo NOI.
In questi giorni abbiamo avuto sbarchi a flotte, al piccolo centro di Lampedusa, e non sanno come accoglierli e accertarli rispettando le misure contro il Covid-19. Ma non fa niente, noi siamo generosi e ci preoccupiamo per loro, però se ci preoccupiamo anche se qualche indiano viene a Roma…
Una notizia buona togliamo il coprifuoco, anche qui, non parliamo di rivedere il programma del lockdown ma noi siamo più pesanti e usiamo termini di effetti, togliamo il coprifuoco delle 22! Almeno, i turisti che vengono in Italia possono programmare di andare a letto dopo le ore 24.
Altra buona notizia, importante per i lavoratori della Scala di Milano, che ha riaperto e non a caso gli spettatori della Scala sono disoccupati, operai, cassa integrati e qualche bisognoso. È evidente che uno va alla Scala deve essere consono alla serata. E’ normale e anormale quando si fa vera mera demagogia e ne vediamo di tutti i colori.
Sentieri digitali pone il suo modesto contributo da sempre, spesso esagerando, con la speranza che possa dare una indicazione anche se piccola e modesta, ma che va sempre come il cambiamento, ed il cambiamento, vuol dire anche non fare demagogia.