Il Governo, le grandi e le piccole medie imprese puntano ad instaurare rapporti commerciali con altri Paesi e, nello stesso tempo, invitano imprenditori esteri ad investire in Italia.
L’argomento, da parte di Sentieri digitali, è stato affrontato a più riprese.
Nella comunicazione disinformante diffusa oggi, considerando questi “propositi di espansione” che ci vengono presentati dai media tradizionali e non, si palesa un problema sicuramente non nuovo, ma che per l’ennesima volta reitera un pericolo che potrebbe portarci al “massacro” e che trova linfa proprio in un contesto come il nostro, laddove la lettura di un periodico, per più di qualcuno ormai, è diventata un esercizio di superficialità più che di riflessione.
Gli investitori esteri, con cui dovremmo instaurare rapporti commerciali virtuosi, non hanno mezzi di comunicazione particolarmente inusuali, atipici e sofisticati rispetto a quelli che abitualmente conosciamo noi, considerato ciò, proviamo allora a domandarci che cosa stanno leggendo sul nostro Paese: “La comunicazione politica viene vista e interpretata secondo interessi di parte”; “La magistratura assolve e condanna per lo stesso reato il ‘cittadino del momento’”; “Molti uomini e donne impegnati sia nella politica che nel sociale abbandonano e lasciano l’impegno sociale”.
Si parla della disaffezione dei giovani a partecipare alla vita attiva del nostro Paese, sia politica che socialeIl voto politico è solo un ricordo. La legge Severino viene utilizzata secondo il momento, con la massima discrezionalità e leggerezza; intercettazioni, direbbero i giovanissimi, “a manetta”. Poi c’è Mafia Capitale, dove nessuno è responsabile e tutti rimangono al proprio posto. I deputati ed i senatori devono essere eletti e quindi graditi, non si possono adottare artifizi per rimanere in sella. Basta con la nomina di ministri e di uomini di governo solo perché amici dei cosiddetti poteri forti. Nel frattempo, solo quest’anno si sono suicidati 23 poliziotti, ma sembra non interessare a nessuno. Ed ecco due Magistrati che dimenticano due detenuti in cella, uno per 208 giorni e l’altro per 116, e pazienza che è sufficiente una semplice sanzione. Mattarella annuncia: “l’Europa è in crisi, il solo rigore dell’austerity la soffoca”; la Germania di Kohl non è la Germania della Merkel e neanche del Ministro delle finanze, ma bensì solo un ricordo.
Ho cercato di mettere in fila queste considerazioni per porvi, in conclusione, un quesito: siamo secondo voi un Paese appetibile? L’estate può esserci utile anche per queste “piccole” riflessioni. Alcuni sostengono che, continuando di questo passo, il Paese si troverà dentro una buca, senza accorgersi che questa buca esiste.