5G secondo noi

Come ci siamo arrivati al 5G?

Nel mio testo “Legislazione della telematica e delle registrazioni” editore Giuffrè, collana “Luiss collana studi sui metodi quantitativi e di scienza”, contiene molto sulla telefonia cellulare. Le evoluzioni della telefonia cellulare iniziano a partire dal Tax1990 (prima generazione), il quale consente telefonate in mobilità ad una velocità di trasmissione di 14,4 k/sec. Nel 1991, nasce GSM. Inizialmente il significato era Gruppo di Studio Mobile. In questa circostanza debuttano le SIM ed i messaggini. Arrivati gli SMS e i MMS, la velocità iniziale è di 20-40 kpb/s, che salirà fino a 180 kpb/s, con la tecnologia 2.5G.

Dal duemila ai giorni nostri

Nel 2000, nasce UMTS con l’avvento del 3G. In questo contesto, il telefonino diventa anche modem. Si tratta del primo sistema mobile digitale a banda larga. La novità è che è possibile scaricare dati sul pc utilizzando il cellulare come un modem. Nel 2007, HSPBA apre l’era digitale della diffusione del video e le pagine web. Questa connessione remota rende possibile per la prima volta di aprire qualche pagina web – non pesante – ed anche qualche video con velocità di 14,4 Mpbs. Nel 2011, LTE è il momento più innovativo: streaming e le serie tv disponibili in rete, con maggiore copertura fino a 150 mbps. Nel 2020, 5GNR ed i nuovi standard riguardano la rivoluzione dei dati. Il 5G definisce l’insieme delle nuove tecnologie cellulari per le comunicazioni mobili a velocità di trasmissione che supera 1GBit al secondo. È già partita la corsa al 6G, protagonista è il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping.

Le città del futuro

Cerchiamo di vedere i numeri: il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città del futuro e ne sono state individuate 600. Entro il 2025 saranno tra le più sviluppate. Nel 2024, il 50% del traffico internet domestico sarà dedicato all’automazione della casa; entro il 2040, il 75% le auto saranno a guida automatica. In questo contesto va vista anche la rete delle colonnine da installare sul territorio nazionale. Le colonnine di ricarica elettrica necessiteranno, a breve, di una ricarica più veloce, considerati i tempi inevitabilmente lenti delle colonnine attuali.

Cosa sarà connesso?

Abbiamo già macchine “dialoganti”, conversazioni tra macchina e macchina. Ci sarà una piattaforma di controllo che raccoglie i dati dai sensori e dei radar installati sull’auto per trasmetterli alla postazione remota al fine di far muovere il veicolo a distanza. È possibile già da oggi visitare da remoto: musei, spazi riservati e aree archeologiche attraverso un visore. Il visitatore può addirittura interagire nello spazio virtuale con altri visitatori e la guida.

La riflessione, un collegamento tra pandemia e l’impossibilità di creare dialogo

La riflessione da fare parte da un collegamento improprio tra Covid-19, il quale non consente per motivi di salute e prevenzione di creare dialogo, e la necessità di avvalersi di una tecnologia virtuale. Detto comportamento sarà oggetto di studi e di ricerche. Vengono per un certo verso rispecchiate le realtà parzialmente descritte: fare le visite in maniera virtuale serve da “allenamento”. Anche gli abiti sono interessati dall’innovazione tecnologica. Infatti, è previsto che saranno utilizzati dei sensori connessi ed applicati sugli indumenti che consentono di rilevare in tempo reale i parametri fisiologici ed i relativi movimenti di chi indossa per guidarlo nell’attività ginnica/fisica. Questo tipo di strumenti può essere utilizzato anche per indicare la qualità della vita.

Smart Cities e 5G

Edge cloud fruisce di una larghissima banda a bassissima latenza, raccogliendo ed elaborando in tempo reale una grande quantità di dati, garantendo i servizi nelle smart cities. Anche l’edilizia è soggetta all’innovazione tecnologica. Per esempio, è diventato possibile verificare lo stato di salute di edifici e infrastrutture ed anche monitorare per modificare eventuali variazioni strutturali. Un settore in evoluzione è l’emergenza di soccorso a partire dal 118, come è stato scritto nel contesto di un nostro progetto. In questo contesto, l’ambulanza sarà sempre più intelligente ed interconnessa con il centro di gestione dell’ammalato, i medici degli ospedali, e il medico di medicina generale. Questi potranno congiuntamente potranno già monitorare il paziente durate il trasporto.

Cosa è il 5G?

Il 5G vuol dire anche connettività mobile di quinta generazione e fa seguito al 4G chiamato anche LTE ossia Long Term Evolution; terminologia superata perché nel digitale è difficile parlare nel lungo termine. La nuova tecnologia mobile viene rappresentata come una grande novità a partire dalla latenza che è ha un tempo di risposta bassissima, fino ad 1-4 millisecondi. Collegamenti con gli IOT, trasformazine digitale, nuova formazione e nuove figure, telecomunicazioni, telemedicina: il 5G secondo noi è questo e molto altro.

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