Sentieri digitali e Si – I.E.S. hanno pubblicato sull’argomento Metaverso. Si chiamerà “Meta – Meta” perché in greco significa “Oltre” e Mark Zuckerberg vuole, appunto, andare “Oltre” il business model fin qui seguito, vale a dire fare soldi controllando una serie di app tra loro interconnesse come Facebook, Instagram, Messenger, What’s App, ecc.
Il Metaverso è l’evoluzione naturale della rete. La rete che va oltre l’online e si trasforma in una società a sé, un meta – luogo online dove sarà riprodotto un mondo simile al nostro, simile all’universo di Matrix.
Nel Metaverso ci saranno le città, le strade, i negozi e le case. Certamente tutto virtuale, ma naturalmente reale. Quindi sarà una realtà immessa, dove potremo andare al cinema, fare shopping, incontrare gli amici, fare una passeggiata nella città che preferiamo. Tutto con il nostro avatar mentre il nostro corpo sarà tranquillamente a casa nostra, senza muoversi. Vivendo una vita nel Metaverso.
Per meglio comprendere l’esempio di proto – metaverso esistente è quello dei MMORPG, che riguarda i giochi su internet e i giochi di ruolo in rete con milioni di partecipanti in tempo reale.
La pandemia è stata per molti Big Tech, in quanto le persone sono state costrette a stare in casa tra lockdown e coprifuoco e a ricorrere quindi ad app di smart working – Zoom, Google, Microsoft Teams ecc. Pensate al nostro sosia Metaverso, invece di collegarsi da casa davanti allo schermo del pc, potremmo partecipare di persona alle riunioni di lavoro con il nostro avatar. Non solo! Vale anche per la scuola, per l’università, per la ricerca in un laboratorio.
Metaverso forse cambierà il mondo (ed alcuni cattivi faranno riferimento al Covid 19), l’economia forse sarà diversa da quella attuale ma sarà un’economia vicina a quella digitale, o meglio nativa digitale.
La Metaeconomia va verso la criptovaluta. Facebook in Europa investirà con la creazione di diecimila posti di lavoro in cinque anni. Il Metaverso va verso il marketing e le relazioni di branding. Andiamo verso il virtuale che si unisce al reale. Siamo sul neuromarketing e sull’intelligenza artificiale.
Serve la conoscenza profonda dell’utente durante tutta la sua customer journey, resa possibile tra l’integrazione di tecnologie innovative come l’IA, il neuromarketing e l’ex design che si fondano con attività di marketing capaci di far ripercorrere all’utente il valore esperienziale e commerciale del prodotto con il paradosso tra performance di MK e attività di branding. Ecco fin dove arriva il Metaverso.