Fare una recensione di una pubblicazione può essere, per certi versi, anche un piacere. Parliamo del lavoro ultimato dal Prof. Stefano Crisci, che ha affrontato il tema “Intelligenza Artificiale ed Etica dell’Algoritmo”, editore Giuffrè Francis Lefebvre. Il sommario è costituito da sette paragrafi, comprese le conclusioni.
In questa pubblicazione l’autore tratteggia con semplicità ed autorevolezza l’evoluzione della società e dell’innovazione tecnologica. Si sofferma molto sui sistemi neurali complessi e sull’intelligenza artificiale, con entusiasmo ma anche con una certa inquietudine. Evidenzia la necessità di innovarsi a partire dalla fase di progettazione degli algoritmi che influenzano la vita della nostra società quotidiana, coinvolgendo anche androidi e robot, non trattandoli come nel passato, ma in modo nuovo. Sottolinea l’urgenza di lavorare su nuovi modelli, forse ancora da inventare. L’attualità è anche la Blockchain, letteralmente “catena di blocchi”, una struttura di dati condivisa e immutabile. È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “pagine”, dette blocchi, concatenate in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso di primitive criptografiche.
L’autore, il Prof. Crisci, ha cercato di comunicare lati positivi e non, ma la tecnologia in questione, o piattaforma, è considerata come mezzo di supporto all’individuazione delle responsabilità e dei vari attori che la compongono, utilizzando e controllando l’algoritmo scelto. Chi è preposto al controllo? Gli attori, le autorità amministrative indipendenti quali: AGCOM – Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Antitrust – Autorità garante della concorrenza e del mercato, SEC – Securities and Exchange Commission, FBI – Federal Bureau of Investigation, forse non più sufficienti. Indica, se necessario, una o più Authorities deputate al controllo ed alla moral suasion ed una più attuale produzione normativa, o di soft law. Non trascura la delicatezza dei dati sensibili e la riservatezza dei dati personali, con riferimento anche alla tecnologia di Cloud Computing per la tutela, la conservazione e il trasferimento dei dati. Sull’argomento della tutela si differenziano la visione statunitense, più permissiva, ed europea, più restrittiva.
Il Prof. Crisci sottolinea il lavoro della Commissione Europea, che ha previsto la necessità di nuove strategie in merito, quali il partenariato pubblico-privato per la ricerca e innovazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Il cambiamento richiede la formazione a tutti i livelli, a partire dalla scuola al contesto accademico, fino ad una forma di education per il Paese con modalità che partono dal basso verso l’alto.
Ottimo lavoro: difficile, ma esaustivo. Utile per il mondo dell’impresa, efficace e comprensivo per quello accademico.
Prof. Francesco Chiappetta
Direttore Sentieri Digitali