L’audiovisivo si sposta da Cinecittà a Roma nord

Il settore dell’audiovisivo, in cui Roma ha rappresentato una realtà di eccellenza negli anni della Dolce Vita, si è evoluto nel tempo, sia sul piano delle tecnologie, sia riguardo agli ambiti di interesse. Oggi in esso trova un sempre maggiore spazio la tecnologia digitale, ma soprattutto si osserva un notevole ampliamento del mercato. I prodotti audiovisivi non sono solo il cinema, la fiction e la pubblicità: è sempre maggiore la domanda che proviene dal mondo della formazione multimediale, dal settore dei videogiochi e da Internet.

L’iniziativa del Polo Europeo dell’Audiovisivo, le cui attività saranno collocate nell’area Nord di Roma, poco oltre il Grande Raccordo Anulare, intende creare una sorta di “città dell’audiovisivo” in cui potranno convivere attività imprenditoriali dell’audiovisivo e occasioni culturali e di intrattenimento per i cittadini. Nell’area, che ricade nel Comune di Formello, sono già presenti diverse attività: i 7mila mq di Film House, la famosa sartoria Tirelli (160 mila costumi, custoditi in uno spazio di 5mila mq) e diverse altre imprese, a cui si aggiungeranno altre aziende / servizi per circa 13mila mq entro il 2012.

Il primo dei progetti nell’area è il “Parco Telematico dell’Audiovisivo”, recentemente presentato agli investitori e che sarà realizzato a partire dall’estate del 2011, diventando operativo nell’autunno del 2012 Ne è promotore la Tecnoconsult International, impresa operante nella zona (Olgiata – Formello) da oltre 25 anni, che intorno a sé ha aggregato partner di elevato profilo.

Il Parco sarà il più grande complesso polifunzionale italiano dedicato all’audiovisivo, come evidenziano i numeri che lo rappresentano: 47 mila mq di superfici coperte, dislocati su 12 ettari, in cui troveranno spazio aziende del settore della produzione televisiva e cinematografica, dell’editoria, della pubblicità, oltre a scuole di formazione specialistica.

Nel Parco saranno realizzati 23 teatri di posa, che sarà pertanto il secondo centro di produzione audiovisiva in Europa per dimensioni. Inoltre ci sarà spazio per un parco commerciale e di intrattenimento, un centro congressi e strutture alberghiere.

Uno degli elementi di “valore aggiunto” è il Future Media Center, un centro di ricerca che racchiude sia la formazione sia l’attività di incubatore di giovani imprese, che vanta due primati: il più grande in Italia (oltre 6mila mq dedicati) e il primo ad “impatto zero” per l’ambiente.

In esso si tratteranno nuovi linguaggi e format, cross-medialità e interattività con partner eccellenti: l’incubatore di BIC Lazio, il Polo Formativo Cinema e Audiovisivo frlla Regione Lazio, la Città dell’Animazione, la Facoltà di Scienze della Comunicazione e il Dipartimento Informatica e Sistemistica (DIS) dell’Università di Roma La Sapienza, TheNetValue, il SAE Institute, Qantm (specializzata in formazione in Game Designer e piattaforme crossmediali).

Altro elemento di notevole interesse è l’Audiovideoteca Universale, la più grande d’Europa con i suoi 1,5 milioni di Gigabytes di contenuti audiovisivi, a cui il pubblico potrà accedere in 1.800 mq di spazi culturali connessi. E’ il fiore all’occhiello del progetto, al punto che sarà posizionata nel punto più alto dell’area, in modo che sia visibile dalla Cassia Bis, la consolare di accesso all’area

Un’iniziativa aperta al capitale privato, con quote di partecipazione (a partire da 215 mila euro), garantite non solo dal valore immobiliare (con la possibilità di permute immobiliari sul capitale investito) ma anche da accordi preliminari con imprese intenzionate a creare una loro struttura nell’ambito del Parco.

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