La banda larga

La banda larga

I mezzi di comunicazione di massa hanno a più riprese parlato di larga banda, di Cassa depositi e prestiti, di TIM, Open Fiber ecc.., ma senza mai capirne a pieno, contenuti, strategie e servizi.

Il contributo che si vuole dall’esterno è quello di svolgere un’attenta analisi per comprendere la situazione attuale dal punto di vista della rete, dei servizi offerti e di come modificare le strutture al giorno d’oggi esistenti.

L’analisi va posta su tre principali direttrici: la prima riguarda la Pubblica Amministrazione, la seconda le imprese e la terza il ruolo dei cittadini.

Nel nostro Paese, ci sono dell’isole territoriali, la cui innovazione tecnologica può definirsi assai discreta.

Tuttavia, il problema emerge quando si parla di dialogo tra Pubblica Amministrazione, imprese e cittadino.

In maniera amara, si scopre che è ancora necessario presentarsi alle istituzioni sia centrali  che periferiche di persona, dunque il castello dell’innovazione crolla.

Di conseguenza, è opportuno affidarsi a società di consulenza che si occupano di innovazione digitale, che abbiamo una visione in merito di tipo globale e che abbiano le capacità tecniche di dare delle linee guida su come operare.

Ulteriore problematica è la scarsa conoscenza da parte della dirigenza, nonché della pubblica amministrazione, spesso priva di elementi per comprendere il ruolo e le funzioni dell’innovazione tecnologica e digitale.

Pertanto, bisogna prestare molta attenzione alla consulenza che deve dare indicazioni in maniera orizzontale e verticale all’interlocutore della Pubblica Amministrazione, tentando di capirne il grado di preparazione e conoscenza; e quindi, la parola chiave diventa formazione, formazione, formazione!

Le PMI lavorano nel campo dell’innovazione con molti sacrifici, senza contributi pubblici, e cercano di rendere le proprie aziende il più digital possibile, in modo da arrivare a degli investimenti e ad un conseguente abbattimento dei costi di gestione.

Attualmente, sono impegnata nell’analisi dei finanziamenti europei, dei tipi d’opportunità offerti in questo settore, e delle strategie dirette al coinvolgimento delle PMI in un dialogo con altre PMI, Università, in tutti ventisette Paesi Membri dell’Unione europea. Tuttavia, ho già riscontrato che procedure, adempimenti e burocrazia detengono il primato, che necessita di essere abbattuto per poter spendere in maniera utile le risorse economiche che l’Unione europea fornisce.

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