Canale retail: da digitale a fisico, da fisico a digitale

C’è un trend molto interessante che riguarda il commercio retail recente, ed è quello che in un’epoca di spasmodica digitalizzazione e immersione nei mondi virtuali si ritorna alla necessità di riproporre il classico punto vendita fisico.

Succede quindi che realtà con un core business tutto online decidano di aprire il proprio store offline. I trend sono all’insegna dell’esperienza, dell’interattività, coadiuvando il calore e la fisicità del punto vendita tradizionale, alla dimensione tutta digital e virtuale collegata dalla rete. Ecco allora che si espongono le merci, si decide di farle vivere agli avventori che se abitualmente acquistavano da remoto con pochi click e poca tangibilità, quando si affacciano allo store “in carne ed ossa” vivono per “compensazione” un’esperienza unica.

Quindi si cerca di riportare la propria identità che magari è nata digitalmente, ai modelli più tradizionali, fondendo mondo reale con il mondo virtuale. Si rimanda al passato, lo si riscopre, ma si rimane al passo coi tempi, si guarda al passato per ripresentare al meglio il futuro, l’avanguardia. Perché innovare è anche "ripescare" dal passato. D’altronde tutto gira, tutto ritorna, chiaramente è bene che lo faccia con una veste di novità.

Anche perché è risaputo che la fidelizzazione del cliente è più semplice nei negozi “come una volta”, ecco allora che si rispolvera la dimensione umana, il calore di aree ristoro e condivisione costruite ad hoc nei “nuovi” store offline, zone relax, oltre a tutte quelle aree immersive che mirano a coinvolgere il cliente, a fargli vivere un’esperienza unica che caratterizzano più che mai gli store del futuro.

Negozi ibridi dove si svolgono mostre, vernissage, percorsi che diventano viaggi, sogni con l’ausilio di VR o vere e proprie video room. Così accade che dimensione digital e analogica si fanno sempre più contingenti, e il confine fra negozio online e fisico si fa sempre più sottile e interrelato.

Il retail fisico, comunque non potrà trascurare l’importanza dei dati, ed oltre a creare spazi avvincenti, fornire un buon servizio e flessibilità nell’uso degli spazi, dovrà analizzare l’attività tramite nuove metriche ibride. Questo comporterà di calcolare il valore di marketing di uno store non solo in base alle vendite ma per come saprà influenzare il comportamento dei clienti online.

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