Mark Zuckerberg contro l’App Store di Apple

Le politiche di Apple sono state fortemente criticate dal CEO di Meta Mark Zuckerberg, che nel recente DealBook Summit ha affermato che  “Apple si è in qualche modo individuata come l’unica azienda che sta cercando di controllare unilateralmente quali app ottengono su un dispositivo”, aggiungendo un severo giudizio:  “Non penso che sia un posto sostenibile o buono dove stare.”

Zuckerberg ha fatto un confronto tra Apple e Google, che invece  consente agli utenti di scaricare app sui propri smartphone Android senza fare affidamento solo sul Google Play Store, ma anche su altri app store, lasciando quindi margini di autonomia e di business ai produttori di telefoni.  Questo modello di business “aperto” è lo stesso che caratterizza l’impegno di Meta nella costruzione dei visori AR di realtà virtuale.

Le parole di Zuckerberg sono il seguito delle politiche intraprese da Apple riguardo il tracciamento di terze parti sui telefoni, che ha danneggiato fortemente l’attività pubblicitaria online di Meta. Infatti l’aggiornamento della privacy iOS 2021 di Apple rende molto più difficile per Facebook e altre app supportate dalla pubblicità indirizzare gli utenti con pubblicità. E’ la conseguenza delle critiche espresse da Tim Cook nei confronti dell’attività di Facebook, definita come basata sui dati degli utenti, al punto che il CEO di Apple ha persino collegato il modello algoritmico dell’azienda dei social ad azioni violente intraprese da gruppi estremisti a causa del modo in cui l’app consiglierebbe i contenuti.

Insieme alle sfide macroeconomiche, i cambiamenti di Apple hanno portato Meta a riportare trimestri consecutivi di entrate in calo. L’azienda ha perso due terzi del suo valore quest’anno. Ecco da dove parte l’attacco di Zuckerberg, con l’affermazione che  “c’è un conflitto di interessi” con le aziende che “forniscono le loro app esclusivamente attraverso piattaforme controllate dai concorrenti”. Gli operatori della piattaforma, ha affermato Zuckerberg, non sono attori neutrali ma hanno anche molti “interessi strategici”.

La voce di Zuckerberg si aggiunge a un conflitto emergente tra Twitter e Apple. Il nuovo proprietario di Twitter, Elon Musk, ha affermato alcuni giorni fa in una serie di tweet che Apple aveva minacciato di rimuovere l’app di Twitter dall’App Store come parte del processo di moderazione della revisione dell’app. Una chiara dimostrazione del potere che Apple può esercitare nei confronti dei creatori di App.

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