Own Air: nasce la distribuzione on line per i film

Una grande quantità di film non trova spazio nelle sale cinematografiche: alcuni hanno avuto un attimo di gloria in festival internazionali, hanno ricevuto il plauso dei critici, ma i gestori delle sale li considerano film adatti ad una nicchia di spettatori e preferiscono le pellicole destinate ad un vasto pubblico, supportate da ampie campagne pubblicitarie e promozioni in televisione. La maggior parte dei film italiani esce in poche copie e senza alcuna promozione, con grave danno del produttore. Uno spreco di risorse.Nel contempo, ben 24 milioni di italiani, pur essendo appassionati, disertano le sale cinematografiche (Fonte Anica, 2010), molti di loro perché insoddisfatti dell’offerta "generalista" che propongono. Sono infatti pressoché scomparsi i cinema d’essai dove era possibile assistere a proiezioni di qualità, anche se per veri intenditori. Uno spreco di opportunità.Il web consente oggi di fare incontrare domanda ed offerta di cinema, proponendo in download o in streaming pellicole che altrimenti sarebbero "invisibili". E’ questo il business intrapreso da Own Air, la prima società di distribuzione indipendente italiana che opera esclusivamente on line.La startup ha realizzato un progetto completo che ruota intorno al mondo del cinema: un catalogo di qualità (Thank view), un ampio e articolato magazine on line specializzato (Own News. Filmpaper) e una community "pensata" come un cineforum e suddivisa per generi (Fyt. Film you think). L’insieme costituisce un hub comunicativo completo, in cui l’appassionato interagisce e si informa, oltre a poter accedere a film altrimenti "invisibili".Own Air vuole costruire un rapporto stretto con i suoi utenti, al punto da chiedere loro di proporre i film da inserire in catalogo. E le risposte non si fanno attendere, è già stato richiesto Corpo Celeste, di A. Rohrwacher, un film presentato a Cannes nel 2011 e mai distribuito nelle sale italiane.Con il claim "Never seen on screen", Own Air si presenta al pubblico come una novità assoluta. Un luogo virtuale dove, al costo di pochi euro (dai 3 ai 6 euro circa) l’utente può vedere opere mai viste al cinema, di cui l’azienda ha acquistato i diritti di distribuzione. L’accesso al servizio è semplice, economico e unico nel suo genere.Sul piano della tutela del diritto d’autore, la piattaforma applica i DRM ai file, consentendo il download in HD dei film, non solo su PC o Mac, ma anche su smartphone o tablet, in qualsiasi sistema operativo, collegandoli poi al Tv di casa.

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