Scuole, imprese e l’elogio della distanza

Sentieri Digitali Business School è impegnata da tempo sul piano degli studi ricerca e formazione. Tutti in questo periodo di crisi sanitaria, e non solo, parlano di avvenimenti legati alla pandemia avendo la sensazione che ci stia facendo scoprire anche altri aspetti che magari non siamo riusciti a cogliere nell’immediato. È senza dubbio un avvenimento che preoccupa molto ma per un momento vorremo uscire mentalmente dal “perimetro Covid” per parlare del concetto di e-learning e didattica a distanza. Sentieri Digitali Business School ha approfondito gli aspetti innovativi della formazione online.

Con l’esperienza del lockdown si è stimato un aumento dell’utilizzo delle piattaforme e-learning, considerando l’8% stimato per il 2019, oggi siamo circa al 10%. Per quanto riguarda i tempi di trasmissione del sapere si stima che con l’e-learning si risparmia tra il 40 e il 60% del tempo necessario affinché la lezione venga portata a termine. Il merito ricade nella facilità di interazione dello strumento tecnologico che consente appunto le cd. “lezioni telematiche” e anche dell’informalità e del livello di complicità che si crea tra le due parti, docente e allievo. Sono state effettuate alcune proiezioni, in tempi non sospetti, partendo dal 2016 fino al 2022 in cui emerge che il fatturato dovuto alle lezioni online si quadruplicherà. Il 2019, invece, ha segnato uno spartiacque fondamentale ni quanto già il numero delle lezioni impartite telematicamente si stimava che avrebbe raggiunto il 50% delle lezioni totali. Tale realtà, seppur minoritaria, si è ben consolidata durante il periodo del lockdwn a partire dal marzo 2020, costringendo docenti e studenti a seguire da casa le lezioni facendolo diventare quasi un fenomeno di massa che ha travalicato il semplice status di trend ma anzi, si è proposto- in verità imponendosi- come alternativa alla scuola tradizionale.

Quando si parla di modelli innovativi è utile e necessario pensare ad una piattaforma digitale e a quella della produzione dei contenuti.

Le piattaforme che sono sul mercato sono prevalentemente in open source, dove è possibile accedere con una apposita password personale. Per i tecnici, detta modalità, come più volte abbiamo scritto su sentieri digitali, è definita ASINCRONA in quanto lo studente decide autonomamente gli orari ed i momenti di apprendimento senza l’ausilio del docente. Mentre i contenuti SINCRONI sono quelli che si svolgono quando si è connessi tutti insieme, e quindi tra docente e alunni. Tuttavia, non è bastevole, seppur efficace, affidarsi solo all’insegnamento sincrono, in quanto la situazione “faccia a faccia” in aula è difficile riprodurla. Perciò servirebbe incentivare il cd. “insegnamento misto” che offre l’opportunità agli studenti di lavorare in modo indipendente.

Sono molte le università, alcune già da un paio di anni, che erogano lezioni online. Ma non solo il mondo accademico usufruisce delle piattaforme, vi è la sempre maggior presenza sulla scena digitale anche di studi professionali, aziende private e pubbliche che hanno inteso avvicinarsi nel modo ormai più comodo e semplice ai cittadini.

Un altro aspetto che va sottolineato riguarda i contenuti e-learning tenendo presente che i settori culturali, tecnici o umanistici possono essere trasformati anche in maniera semplice in corsi e-learning. Il corso una volta terminato viene trasferito su una piattaforma digitale. L’erogazione della formazione avviene non solo nell’ambito prettamente scolastico o accademico in quanto può nascere anche da una esigenza di tipo aziendale. Ad esempio, nel settore della distribuzione dell’abbigliamento attraverso cui il datore di lavoro può manifestare la volontà di formare velocemente le reti di vendita. Evento non nuovo e già sperimentato in questa fase, con particolare successo.

Non bisogna poi trascurare un’area importante che è quella delle “library”, di corsi e-learning già predisposti in cataloghi che le imprese possono valutare e anche inserire sulle proprie piattaforme e-learning o di far fruire alle risorse umane della propria azienda utilizzano la piattaforma del fornitore.

Fino a poco tempo fa questo settore era di particolare interesse per le lingue straniere, per la formazione obbligatoria, le competenze digitali, le soft skills e le competenze manageriali che sono comuni e trasversali alle diverse organizzazioni e settori.

Secondo la documentazione in possesso di Sentieri Digitali Business School teoricamente si prospetta un futuro ottimale e di opportunità per l’interazione umana, data dalla relazione docente-studente che non scomparirà. Secondo noi, se saremo in grado di cogliere le potenzialità esistenti, in particolare nei nuovi ambienti digitali, sarà possibile affermare che ci sarà una nuova opportunità che taluni definiscono di un “umanesimo digitale” puntando alla centralità della persona in virtù di quello che ormai possiamo definire “ecosistema di apprendimento”, ibrido tra fisico e digitale.

Quanto descritto scaturisce da alcune esigenze che le imprese hanno manifestato conseguente anche al mutamento di alcuni aspetti lavorativi, di formazione e apprendimento adeguato alle esigenze del paese per poter anche fronteggiare una concorrenza che, per motivi di sopravvivenza, sarà accentuata dopo l’esperienza del Covid-19.

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