Showbox: una piattaforma semplice per fare video-editing di qualità

Dal mondo della Rete ogni giorno arrivano novità interessanti, pullulano app, applicativi e programmi che ci facilitano la vita nella quotidianità, prodotti che ci vengono offerti con funzioni da tutorial ma anche e soprattutto prodotti che sono in grado di sostenerci a livello professionale. Per moltissimi settori oggi e per certe competenze si possono colmare dei gap mediante certi applicativi ed ottenere dei risultati in termini di tempo ed efficacia stupefacenti. Di questi tempi nota l’importanza comunicativa del livello visivo, fotografico e grafico, ma anche video, i nostri operatori, tecnici e creativi possono ricorrere a certi programmi. Proprio in questo settore un nuovo software di editing sembra davvero interessante. Si chiama Showbox, più precisamente si definisce come una piattaforma di editing per videomakers non professionisti.

I creatori sono Tomer Afek e Effie Atad, la loro piattaforma è figlia di una startup di Tel-Aviv. Notando un notevole divario tra gli strumenti di editing professionali e quelli amatoriali hanno deciso di creare Showbox. Hanno scelto di introdurlo nel mercato in un momento più che mai profittevole e bisognoso, secondo uno studio condotto da Cisco, i video rappresenteranno entro  il 2018 l’80% di tutto il traffico di contenuti della rete. Grazie alla spinta di alcuni social network, in primis Youtube, si sta incrementando il volume dei consumi video, questa tendenza sta contagiando anche altri social che stanno aprendo a questo formato, anche i più popolari Facebook e Twitter in epoca recente hanno deciso di seguire questo trend, introducendo la riproduzione video automatica e apportando un ulteriore incremento consistente dell’importanza di questo medium per chiunque voglia comunicare la marca in Rete.

In un contesto così competitivo  i brand continuano a spendere molto sui video, i costi elevati di produzione costituiscono oggi la barriera più difficile da superare, e come affermano in più di un occasione i creatori della piattaforma, Showbox potrebbe consentire di abbattere questa barriera dispendiosa.

Showbox, attualmente ha una lista di attesa di 50000 utenti, utilizza un modello “freeium” ed è per il momento in versione beta. L’intento di abbassare questo divario passa per una vasta gamma di formati di video intrattenimento, fornisce dei tutorials di assistenza che facilitano gli utenti nella creazione del proprio materiale. Gli utenti con gli strumenti di editing forniti hanno piena flessibilità sulle sequenze da caricare e i fotogrammi da sincronizzare nei propri video, in dotazione vi sono diverse schede, modelli e templates pre-impostati, sfondi generati automaticamente e una vasta quantità di immagini implementabili istantaneamente che si possono utilizzare liberamente da fornitori autorevoli come Getty Images, Reuters e Dori Media. La piattaforma è stata creata in maniera modulare perciò permette di creare una quantità elevatissima di formati, generi e tipologie di video, con un ampissimo margine di personalizzazione. Una delle qualità distintive su cui fa leva la platform è la capacità di ridurre le necessità di post-produzione, nel momento in cui viene caricato il contenuto nel toolbox di formattazione, tutto sarà molto semplice ed intuitivo.

I video possono essere pubblicati in Showbox e sono anche “embeddabili” in altri siti. Una volta lanciato, Showbox competerà con una vasta serie di piattaforme di video-editing online, fra cui YouTube Editor, WeVideo e Magisto.

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