Solo da pochissimi anni la UNIONE EUROPEA possiede una personalità giuridica di carattere internazionale. Ma queste sono sostanzialmente chiacchiere. L’UE non è uno STATO, nemmeno di carattere confederale, non costituisce una Unione reale e ha un Presidente che di Presidente ha solo il nome (perche’ in buona sostanza è Presidente solo di se stesso) e un Parlamento che legifera a rate o meglio per tappe e bene che va in subordine a duplicazioni di atti a braccetto con i vari PARLAMENTI NAZIONALI. Ha un Consiglio dei Primi Ministri composto dai 27 Primi ministri in carica in ciascuno dei 27 Paesi (nominati nei singoli 27 Paesi) ed altrettanti Consigli dei Ministri di rango inferiore, responsabili si fa per dire delle politiche di settore.
In pratica l’Unione Europea è tutta un compromesso, frutto di compromessi, basata su compromessi e felice di compromettere e compromettersi sensa sosta. In cambio però i singoli Governi Nazionali mantengono una ferrea competenza sulle materie fiscali e finanziarie locali, imponendo tasse e imposte secondo reconditi principi locali per non parlare poi di competenze di rango cosiddetto inferiore, quali le politiche amministrative di rango medio e quelle culturali, artistiche, ambientali, per finire alle realtà delle relazioni estere sulle quali meglio stendere un velo, giungendo fino al punto di decidere rapporti economici e culturali del tutto localizzati e spesso privi del minimo senso comune generale.
Sulla Difesa e gli Eserciti non ne parliamo neanche o se vogliamo accenniamo appena a cosa accadde anni fa tra Francia e Italia sulla questione sinteticamente definita "affare Gheddafi". O se vogliamo andiamo alla questione "Ustica". Od ancora pensiamo alle non concordi valutazioni sull’andamento dei rapporti UE/Repubblica Turca. Ma ci vogliamo bene e valutiamo tutti con amore e buoni pensieri quello che si fa a Bruxelles e l’importanza del contesto politico piu vasto alla luce delle decisioni Comunitarie.
In questa breve nota andiamo col pensiero ai secoli passati, sognando il momento nel quale a Roma in una fredda notte del Natale dell’anno 800 (ben 1200 anni fa) nella Basilica di San Pietro, il romano Pontefice incoronava un certo Carlo Magno, Imperatore del Sacro Romano Impero o alla cruenta battaglia avvenuta poco prima dell’anno 500 nei pressi di Parigi tra i Franchi e l’ultimo generale romano che ancora difendeva (assai dopo la caduta dello stesso Impero Romano a Roma) se stesso e le truppe romane rimastegli fedeli. Per la cronaca vinsero i Franchi e fu l’ultimo evento della presenza dei Romani in Francia e nell’Occidente. O se vogliamo ricordiamo pure i tre giorni che l’Imperatore di Germania Enrico IV trascorse inginocchiato nella neve nel gelido gennaio dell’anno 1070 alle porte del Castello di Canossa supplicando il perdono al Romano Pontefice Gregorio VII (ospite della famosissima Matilde contessa di Toscana). ILDEBRANDO di Soana (era il nome civile di Gregorio VII-Soana era ed è un paesetto toscano quasi al confine tra TOSCANA E LAZIO) gli concesse il perdono e mal gliene incolse perchè l’imperatore tedesco non mantenne il giuramento e il romano Pontefice morì poco dopo. Per la storia il titolo importantissimo di SACRO ROMANO IMPERATORE è durato ben 1000 anni ed è finito con gli ASBURGO d’Austria. Questa è EUROPA. Un po’ meno europei -pur con il massimo rispetto- il Premier olandese Rutte, che poco ci ama, o il Primo Ministro di uno Stato baltico di 4 milioni di abitanti che tanto pontifica.