Molti giovani hanno studiato nelle scuole di primo e secondo grado l’educazione civica o materia similare. Hanno spiegato loro i principi della Costituzione, i lineamenti giuridici di come servire un Paese, come impegnarci, come lavorare e come crescere. Vi sono due pessimi spettacoli: uno per fortuna riguarda non noi ma la Spagna (nonostante anche noi siamo responsabili in quanto parte integrante dell’Europa), che ha vissuto momenti difficilissimi considerando che la Carta Costituzionale spagnola non aveva autorizzato nessun referendum per l’indipendenza della Catalogna. Siamo noi europei tutti ligi nel riempirci la bocca e stordire chi ci ascolta dimostrando che siamo rispettosi delle regole. Le regole che il più delle volte vengono tirate in ballo secondo la propria convenienza e la propria visione politica e ideologica. A questo punto i giovani che vogliono essere non solo italiani ma anche europei, iniziano ad avere dubbi e preplessità, come se non bastassero quelli relativi alla preoccupazione del lavoro e del proprio futuro.
L’altro riguarda più da vicino il nostro Paese, ed ecco che viene a noi Pietro Grasso: nasce come Magistrato, affronta tematiche importanti, almeno sotto l’aspetto della risonanza mediatica. Ricordando a tutti che il Magistrato è al di sopra delle parti, è un uomo che giudica con serenità, che non si lascia intaccare dagli eventi esterni e tantomeno dalla politica. Ma tutto ad un tratto scatta la vocazione politica in piena attività e niente meno viene chiamato ad assumere la seconda carica istituzionale del nostro Paese, quale Presidente del Senato che in caso di assenza del Presidente della Repubblica ne assume le veci. Una persona che è abituata a giudicare, ad emettere sentenze, non ha un grosso nesso con la carica istituzionale, in quanto fare il Presidente del Senato vuol dire anche avere un’abilita nella gestione della vita parlamentare. Si dimette da Presidente del Senato, perchè non ha condiviso alcune cose, ma solo a distanza di 4-5 mesi dalle elezioni. Sarebbe stato meglio per un uomo delle istituzioni rimanere fino in fondo nella veste che le è stata affidata, ringraziando chi ce l’ha messo e nello stesso tempo una risposta ai giovani che un uomo delle istituzioni per il bene del Paese sa anche sacrificarsi. Invece no, da quello che abbiamo letto sulla stampa non condivide più la linea del PD, ciò vuol dire che mentre gestisce la seconda carica dello Stato si sente coinvolto dal Partito Democratico, probabilmente venendo meno a quanto abbiamo sopra narrato. Pietro Grasso che ha 72 anni se ha voglia di lavorare ne ha tutti i diritti di questa terra, a partire dalla Professione di consulente giuridico, di avvocato e di esperto delle istituzioni. Sono tre attività che fatte da un giovane costituirebbero un vero problema per l’affermarsi e per avere dei ritorni economici, ma per un adulto che ha un’eccellente pensione potrebbe fare le tre professioni con serenità, diligenza e insegnamento per i più giovani.