GoGoBus, continua così!

Come fai ad offrire un servizio basato sul trasporto senza avere i mezzi di trasporto? Rileggendo la domanda sembra essere fantascienza. Invece si tratta del servizio bus sharing “GoGoBus”. È una startup creata nel 2015 dall’idea di due ragazzi Alessandro Zocca ed Emanuele Gaspari con l’obiettivo di offrire un servizio di mobilità che permetta alle persone di spostarsi senza avere il pensiero snervante di trovare parcheggio durante un evento e tutto ciò che ne consegue, come ad esempio fermarsi una notte in loco dal momento che può essere stancante ma soprattutto pericoloso mettersi alla guida. Questo è solo uno dei vantaggi che offre questo servizio che consente di prenotare il viaggio per la destinazione desiderata facendoti scendere direttamente allo stadio o al teatro dove il tuo artista preferito si esibirà. E per il ritorno non ci saranno problemi perché ti aspetteranno per riportarti a casa.
 
Ma se questa startup non possiede alcun autobus, come riesce a far spostare già più di 25.000 passeggeri? Il quesito ha facile risposta: si servono di fornitori di autobus non di linea. Attraverso la piattaforma sviluppata in-house hanno creato il business del noleggio dei bus riuscendo a sviluppare un giro d’affari complessivo cumulato di oltre 1,1 milione di euro. Il mercato ha grandi potenzialità e se lo sai utilizzare discretamente dà i risultati sperati o addirittura ti porta oltre le aspettative.
 
La pratica che è stata utilizzata, e che ha permesso il suddetto giro d’affari, è quella del crowdfunding: il microfinanziamento che consente a qualcuno di contribuire allo sviluppo di un prodotto. In altre parole, e più banalmente, si tratta del finanziamento collettivo attraverso cui si incontrano la domanda di finanziamento da parte di colui che promuove il progetto e l’offerta di denaro che sono disposti a cedere gli utenti. In questo caso la campagna di finanziamenti è stata suddivisa in due raccolte: 100.000 euro finalizzati al potenziamento dei servizi online, sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale, analisi di machine learning. Mentre 400.000 euro che servono a sviluppare e ampliare la rete offline con gli ambassador ripartiti sul territorio e anche per accrescere il personale dell’azienda.
 
Ma i riconoscimenti sono anche altri. Oltre ad essere stata selezionata da Assolombarda come startup di eccellenza, la stessa piattaforma dove è avvenuto il crowdfunding ha deciso di ospitare proprio la campagna di GoGoBus dopo aver analizzato l’innovatività del servizio offerto, la qualità del team presente, la redditività che presentava il modello di business e l’investimento dell’equity raccolto. Direi che l’ingegnosità e l’intraprendenza dei due founders, con questi risultati, potrebbe portarli al target di diventare leader in Europea negli spostamenti su autobus non di linea. Non possedendo autobus.
 
Le recensioni online dei passeggeri che hanno avuto occasione di viaggiare su uno degli autobus messi a disposizione e riguardante la gestione e organizzazione di orari e date sono molto positive. Il sito, inoltre, soddisfa le nostre domande dando risposte esaustive e chiare, direi anche confortanti. Hanno pensato a tutto e quindi bravi ragazzi, ad maiora!
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