Autunno, tempo di banchi e inchiostro. E sabato 10 settembre era sicuramente il giorno di picco annuale degli acquisti di cancelleria per uso scolastico: l’ultimo week-end prima dell’inizio delle lezioni, quando i genitori, accompagnati dai loro esigenti e griffati figlioli, acquistano penne e quaderni, zaini e diari. Ricordando forse i tempi della loro scuola, molto meno consumistici, con meno gadget e possibilità di scelta. Allora, la penna per eccellenza era la "mitica" Bic, l’invenzione del barone Marcel Bich, che sessanta anni fa iniziò a produrre la BIC Cristal, quella con il corpo di plastica trasparente e il cappuccio nero, rosso o blu che identificava il colore dell’inchiostro. Comoda e democratica, ha accompagnato intere generazioni di studenti, venendo poi relegata in un angolo da penne-gadget più colorate, decorate, ispirate a personaggi dei fumetti o dei film d’animazione: oggetti ben più costosi, ma reclamati con vigore dai piccoli consumatori, alla ricerca della novità con cui allietare le giornate di studio.
Quest’anno, per contrastare l’inarrestabile contrazione di vendite per uso scolastico, la BIC si è lanciata in una fantasiosa e brillante iniziativa proprio nel momento clou degli acquisti: sabato 10 settembre. per celebrare i 60 anni della storica penna, ha ideato a Milano un flash mob dal sapore retro: un’aula ‘open air’ nella storica Piazza Sant’Eustorgio con tanto di scrivanie, fogli e penne distribuiti ai partecipanti, trasformati in alunni per un giorno e invitati a liberare creatività e fantasia.
Il tema, nell’era dei computer, andava controcorrente: scrivere a mano, con la propria grafia, tanti messaggi destinati a prendere il volo, appesi a 1.000 palloncini colorati. I foglietti sono stati liberati nel cielo di Milano sabato pomeriggio, al termine della festosa giornata.
Il flash mob è stato preceduto da un tam tam su Twitter e Facebook. E Twitter è il canale usato per raccogliere le centinaia di pensieri in libertà composti a distanza dai simpatizzanti della penna a sfera e ugualmente destinati a confluire in un ‘Never ending message’ collettivo. Il nome dell’iniziativa è legato al soprannome della BIC Cristal: Never ending pen, la penna infinita. La pagina Twitter è ancora aperta per messaggi mentre la home page dell’iniziativa, disegnata a fumetti, offre giochi, storie e premi e vale la pena di un clic per le fantasiose immagini che nascono magicamente davanti allo spettatore dal tratto di una BIC.