Nonostante le sanzioni statunitensi volte a tagliare l’Iran dal sistema bancario mondiale, Binance ha consentito alle aziende iraniane di scambiare 8 miliardi di dollari tramite la propria piattaforma di scambio di criptovalute. La notizia, pubblicata da Reuters segnala la necessità di una normativa internazionale che estenda alle valute digitali quanto già previsto per la moneta tradizionale.
Un’analisi dei dati del famoso ricercatore blockchain statunitense Chainalysis indica che quasi tutti i soldi, circa 7,8 miliardi di dollari dal 2018 ad oggi, sono transitati tra Binance e Nobitex, il più grande exchange di criptovalute iraniano, sul cui sito si spiega in dettaglio come evitare le sanzioni.
In base ad una fonte Reuters, oltre tre quarti degli asset iraniani passati attraverso Binance sono stati investiti in Tron, una criptovaluta di basso profilo che consente agli utenti di nascondere le proprie identità. Infatti, in un post sul blog pubblicato da Nobitex l’anno scorso, il Tron di livello intermedio può essere utilizzato per fare trading in modo anonimo senza “mettere in pericolo le risorse” a causa delle sanzioni internazionali.
Queste informazioni coincidono con l’indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti su presunte violazioni di riciclaggio di denaro da parte di Binance, che controlla ad oggi il mercato delle criptovalute da 1 trilione di dollari e ha oltre 120 milioni di utenti.
Nonostante avvocati ed esperti di sanzioni commerciali abbiano avvertito che le transazioni corrono il rischio di infrangere le leggi americane che vietano di fare affari con l’Iran, Reuters ha riferito a luglio che Binance stava ancora accettando clienti dall’Iran e che l’azienda era consapevole della popolarità dell’exchange nel paese sanzionato. Binance ha dichiarato in un post sul blog il giorno dopo la pubblicazione di quel rapporto che rispetta i regolamenti sulle sanzioni internazionali contro l’Iran e nega l’accesso alla piattaforma a chiunque risieda nel paese. “Binance.com non è una società statunitense, a differenza di altre piattaforme che hanno esposizione a queste stesse entità sanzionate statunitensi. Tuttavia, abbiamo adottato misure proattive per limitare la nostra esposizione al mercato iraniano“, ha affermato il portavoce di Binance Patrick Hillmann in una dichiarazione.
Una situazione che getta ombre sul mondo delle criptovalute, ne invoca una sua stringente regolamentazione, e distrugge comunque la reputazione aziendale di Binance.