Il pacchetto di misure adottate in ambito europeo per mitigare l’impennata dei prezzi vede in testa alla classifica dei più alti importi le misure che riguardano la Germania, seguite dall’Italia.
Le misure sono diverse, a partire dai sussidi alle famiglie in difficoltà e al taglio delle imposte sull’energia; gli importi sono elevati: a partire dai poco più di 60 miliardi di euro destinati dalla Germania, l’Italia dal settembre del 2021 ad agosto 2022, ha stanziato quasi 50 miliardi euro, tra sussidi per i contribuenti più svantaggiati, bonus da €200, crediti fiscali per le imprese e riduzione delle accise sui carburanti.
Nel dettaglio della graduatoria, la Germania ha varato le misure che corrispondono a 60,2 miliardi di euro; l’Italia 49,5 miliardi di euro; la Francia 14,7 miliardi di euro; la Spagna 27,3 miliardi di euro; l’Austria 9; seguono, con cifre inferiori, gli altri Paesi europei.
E’ evidente la prospettiva di una crisi economica, perché la crescita dei prezzi farà contrarre la domanda interna, mentre i maggiori costi dell’energia ridurranno il reddito disponibile delle famiglie e gli utili aziendali.
In tale contesto, le prossime elezioni Politiche rappresentano un fattore di rischio: riuscirà il rosatellum a dare un governo stabile è sicuro al nostro paese? È tutto da verificare, a partire dalle soglie minime del 3%, dalla distorsione rispetto al proporzionale dovuta ai collegi uninominali.
Nel 2018 ci sono voluti ben 80 giorni per far nascere un esecutivo e durante la legislatura si sono formate tre maggioranze, 3 indirizzi politici diversi e tre governi di durata di poco superiore ad un anno, in stile Prima Repubblica.
Vediamo i numeri della nuova ripartizione dei seggi: i collegi e sistema di elezione uninominale maggioritario alla camera saranno 147 al Senato 74; inoltre abbiamo il plurinominale proporzionale con 245 seggi alla Camera e 122 al Senato; per i seggi delle circoscrizioni Estero la ripartizione è proporzionale: alla Camera 8 seggi al Senato 4 seggi. In totale, saranno assegnati 400 seggi alla Camera e 200 al Senato.
La governabilità diventa essenziale in un momento critico, sul piano geopolitico, ambientale, economico. Si spera che il risultato delle urne, e il senso di responsabilità degli eletti sia adeguato alla difficile situazione per il Paese.