Parigi, referendum su monopattini a noleggio

Domenica 2 aprile i cittadini di Parigi potranno decidere se il servizio di noleggio dei 15mila monopattini elettrici dovrà essere eliminato; la consultazione precede il momento in cui il municipio  dovrà rinnovare le licenze dei tre principali operatori, Lime, Dott e Tier.

Attualmente, i monopattini possono essere utilizzati mediante una app mobile e lasciati in qualsiasi punto della città, ma spesso vengono abbandonati sui marciapiedi, ostruendo il passaggio e creando comunque affollamento e disordine. Addirittura, sono stati segnalati casi in cui gli utenti o più probabilmente vandali di passaggio, hanno lanciato i monopattini nella Senna.

Una situazione che ha reso complicata l’esistenza del servizio, al punto che la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha annunciato di essere favorevole al divieto, pur ammettendo il ricorso al voto per fare decidere i cittadini.

Esiste poi un evidente problema di sicurezza stradale: solo nel 2022, la polizia ha segnalato più di 400 incidenti con dispositivi di mobilità elettrica in cui sono rimaste ferite 459 persone. Analogamente, nel Regno Unito una ricerca sui conducenti di monopattini elettrici ha mostrato che essi hanno maggiori possibilità di subire gravi lesioni rispetto ai ciclisti.

La reazione dei gestori del servizio ha suscitato polemiche: la società di noleggio di monopattini elettrici Lime ha offerto corse gratuite di 10 minuti agli utenti che si registrano per votare al referendum. “Dimostra di essere registrato per votare e ottieni un giro gratuito di 10 minuti, su di noi”, diceva l’e-mail ai clienti di Lime. Iniziativa che – a detta dei proponenti – aveva  lo scopo di incoraggiare il numero massimo di persone a partecipare al voto. Per l’azienda, Parigi costituisce uno dei principali mercati, poiché è una delle città con il più alto utilizzo del servizio.

L’iniziativa è stata criticata dal vicesindaco – appartenente al partito dei Verdi – che ha il ruolo di responsabile dei trasporti e degli spazi pubblici, David Belliard, ha dichiarato su Twitter che proporre di “comprare gli elettori non è francamente carino”. Tuttavia, ha chiarito, la società non aveva infranto la legge perché il voto non era soggetto agli stessi standard delle elezioni municipali. Ma Belliard ha anche detto alla radio France Inter che essa “riduce il dibattito al livello dei consumatori”, aggiungendo che era tra utenti di monopattini e residenti, nonché il modo in cui  la proposta è stata organizzata in città.

La decisione dei residenti di Parigi aprirà comunque un dibattito anche nelle altre metropoli europee, dove i dati degli incidenti, le immagini dei monopattini abbandonati in disordine nei centri città e la frequente violazione delle regole sta esasperando i cittadini.

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