Salute: invecchiamento attivo e innovazione

Solitamente tendiamo a dimenticare che l’invecchiamento della popolazione è una conquista importante e che il tasso di mortalità prematura è stata e viene tuttora ridotta con l’avanzare delle scoperte mediche. Di fatto, il numero degli ultraottantenni è in rapido aumento, con una previsione di crescita del 57,1% tra il 2010 e il 2030 (scenario Eurostat). Per evitare scontri generazionali, sempre più nell’aria, è necessario allora sostenere l’invecchiamento attivo in tutti gli aspetti della vita, dalla professione alla comunità, offrendo un supporto quantitativamente maggiore e qualitativamente migliore a coloro che ne hanno bisogno.

Cos’è l’invecchiamento attivo

Nella definizione di invecchiamento attivo prenderemo a prestito la definizione che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fornisce a riguardo. Citando l’istituto possiamo dire che si tratti della capacità di invecchiare restando in buona salute, godendo di una buona qualità della vita, sfruttando al meglio il proprio potenziale fisico, sociale e mentale lungo tutto il corso della vita, partecipando secondo i propri bisogni, desideri e capacità.

L’Europa e l’invecchiamento attivo

L’impegno dell’Europa sul tema dell’invecchiamento attivo ha origine già con il Trattato di Lisbona, nel quale leggiamo che “l’unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani”. A fare giurisprudenza in questo senso è anche la Carta dei diritti fondamentali dell’UE (articolo 21, non discriminazione e art. 25, diritti degli anziani). A livello pratico tale impegno è evidenziato nella programmazione, da parte della stessa Europa, di fondi specifici relativi all’invecchiamento attivo, con il coinvolgimento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il ruolo della tecnologia

La tecnologia ed il suo costante avanzamento svolgono un ruolo sempre più importante anche nel sostegno dell’invecchiamento attivo. L’attualità del tema è evidente. La pandemia da Covid-19 ha infatti necessariamente spinto in questa direzione, con lo studio di soluzioni valide al fine di proteggere la popolazione anziana presso il proprio domicilio. E non può non essere la tecnologia a porre gli strumenti necessari per sviluppare progetti in questo senso. Protagonisti sono dunque i cosiddetti “wereable devices” e i dispositivi “smart textile”, dispositivi elettronici intelligenti e tecnologicamente sofisticati, dotati di sensori che, a contatto con il corpo umano, permettono di monitorare i parametri vitali e il livello di salute. Tra i più diffusi troviamo gli smartwatch (orologi intelligenti) e gli smartband (braccialetti elettronici), entrambi dotati di sensori per il tracciamento di dati biometrici (come, ad esempio, l’attività motoria, l’attività cardiaca, l’analisi del sonno, e quella dello stress).

Importante è anche la diffusione di varie mobile app in grado di fornire in tempo reale consigli e suggerimenti per un corretto stile di vita. Tra gli altri dispositivi nell’ambito della salute ne incontriamo diversi in grado di monitorare i parametri vitali dell’individuo che li indossa (occhiali con sensori di monitoraggio, fasce pettorali e da braccio, scarpe e solette con sensori biometrici, cerotti e anelli).

Le funzionalità in campo eHealth riguardano la prevenzione, il monitoraggio, la gestione dei trattamenti di cura, l’analisi dei dati raccolti. Assieme alle tecnologie abilitanti come l’Intelligenza artificiale, Big Data Analytics, IoT, Realtà Aumentata, i wearable devices apportano funzioni ultrasofisticate in grado di misurare la saturazione dell’ossigeno nel sangue, l’idratazione, la pressione sanguigna e l’elettrocardiogramma. Inoltre, sono presenti alcuni dispositivi per monitorare alcune patologie specifiche come il diabete (con la misurazione del glucosio nel sangue).

L’avvento del 5G

Alcuni studi riportano che l’utilizzo del 5G aumenterà la produttività e incrementerà le attività a livello globale, soprattutto avrà un grande impatto in termini di efficacia ed efficienza nella gestione delle apparecchiature per la salute e per i dati sanitari dei pazienti, inoltre porterà ad un abbattimento dei costi nella sanità.

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