App, forse

Si ritorna a parlare della App “Immuni” e forse dal 3 giugno potrà incominciare ad essere sperimentata in 4 regioni italiane. Certo ci sono stati ritardi, incomprensioni, comunicazioni distorte e un po’ confusionarie. Tuttavia, da dopodomani Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria potranno utilizzare lo strumento sviluppato dalla startup milanese Bending Spoons, sempre che il garante della privacy comunichi la sua conferma.
 
Ma ecco che si parla già non più di una sperimentazione, per la prima settimana, ma di un test. In ogni caso l’obiettivo è sempre quello di aiutare nella gestione e nel contenimento dei contagi. Più volte è stato detto che più persone la scaricheranno, maggiori saranno le possibilità di avere risultati importanti per raggiungere al meglio l’obiettivo sopra esposto. Una volta installata sul proprio telefono, bisognerà inserire i propri dati e a quel punto saranno gli smartphone a fare il resto in automatico. Si scambieranno dei codici che si genereranno automaticamente e in modo anonimo per risalire al soggetto a rischio nel caso in cui qualcuno risulti contagiato. Nel caso in cui un soggetto contrae il virus, partirà in automatico un messaggio che allerterà tutti i telefoni di coloro che sono stati a contatto con il contagiato.
 
L’annosa questione della privacy sembra essere stata scongiurata attraverso un sistema di raccolta dati non su un server centrale ma su singoli dispositivi. Viene sottolineato anche che non si tracceranno gli spostamenti ma soltanto i contatti e questi dati raccolti possono essere condivisi solo dietro autorizzazione del proprietario del telefono.
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