Mercedes e Porsche investono sulle batterie ad anodo di silicio

La possibilità di una diffusione su larga scala delle auto elettriche dipende dall’aumento dell’autonomia delle batterie e dai tempi di ricarica delle stesse. La tecnologia è in continua crescita e le prestazioni delle batterie agli ioni di litio stanno crescendo sempre più. Recentemente, una nuova svolta tecnologica promette un sensibile miglioramento sia nelle performance, sia nei materiali utilizzati.

Alcune startup sia statunitensi che europee ed asiatiche  stanno sperimentando anodi di silicio piuttosto che di grafite il materiale comunemente usato negli anodi delle batterie. Il primo vantaggio è nell’approvvigionamento della materia prima: la grafite, pur essendo diffusa a livello mondiale, dipende da un quasi monopolio cinese per la fase di raffinazione, mentre il silicio viene lavorato molto più diffusamente. In secondo luogo, è stato dimostrato che le batterie realizzate con silicio anziché grafite, , consentono una densità di energia significativamente più elevata ( circa 10 volte superiore) e una ricarica più rapida, al punto di poter ricaricare una batteria  fino all′80% in meno di sei minuti, senza pregiudicare per questo la vita utile della batteria, senza pregiudicare per questo la vita utile della batteria.

Una delle aziende di punta nello sviluppo della tecnologia dell’anodo di silicio è Sila Nanotechnologies, che è stata avviata da un gruppo di ex ingegneri di batterie  di Tesla; l’azienda è sul mercato dal 2021 con il suo prodotto Titan Silicon utilizzato nel fitness tracker Whoop. Ora si sta espandendo nella produzione automobilistica, avendo conquistato come primo cliente il gruppo Mercedes-Benz, con un accordo di fornitura per i veicoli elettrici, iniziando da un modello iconico, il Suv Classe G.

Anche Porsche prevede di utilizzare la tecnologia dell’anodo di silicio nei suoi veicoli, e a tal fine ha investito in Group14 Technologies (con sede nello stato di Washington), acquisendo una partecipazione azionaria per un importo di circa 100 milioni di dollari. Una decisione importante, che conferma la vision di Porsche, come è stata espressa dal capo della ricerca e sviluppo, secondo cui l’anima di un veicolo finora è stata il motore e la trasmissione, ma nel futuro sarà la cella della batteria.

Queste società hanno annunciato l’intenzione di costruire impianti di produzione domestici su scala gigawattora nei prossimi anni. Il sostegno finanziario è arrivato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti come parte del disegno di legge sulle infrastrutture del presidente Biden per potenziare le catene di approvvigionamento e la produzione di batterie americane .

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