La SI-IES è interessata da tempo, anche con Sentieri Digitali, sull’argomento alimentazione-agroalimentare, e ha avuto modo e occasione di partecipare a dei bandi che trattassero l’argomento. In particolare, ha seguito in maniera approfondita l’argomento sul distretto del cibo. Maturata una certa esperienza, si stanno facendo degli approfondimenti iniziando da una interpretazione del contenuto di un parco scientifico, una organizzazione gestita da esperti, cultori, professionisti, specializzati il cui obiettivo è quello di incrementare il benessere con una visione collettiva sia per la propria comunità, per mezzo della promozione della cultura dell’innovazione e della competitività delle iniziative imprenditoriali associate e delle istituzioni di ricerca, sia a livello nazionale ed europeo.
I parchi possono essere di tipo scientifico, di ricerca tecnologico, innovazione, incubatore, parco commerciale, Business Innovation. La parola d’ordine è valorizzare. In questo contesto inseriamo il termine Supply Chain, la rete che include tutti gli individui, le risorse, le attività e le tecnologie coinvolte nella vendita di un prodotto: dall’acquisto dei materiali, dal fornitore, fino alla consegna del prodotto ultimato all’utente finale. Poi vi è la Supply Chain Management che è il percorso di supervisione dei materiali, delle informazioni, dei flussi finanziari che si spostano dal fornitore al produttore, dal grossista al rivenditore e al consumatore. I tre flussi della Supply Chain sono infatti il flusso del prodotto, il flusso di informazione ed infine il flusso finanziario. La Supply Chain Management prevede il coordinamento e l’integrazione dei flussi sia all’interno dell’azienda che tra le aziende stesse e il processo di digitalizzazione della supply chain è la migliore arma che le imprese hanno per affrontare le sfide attuali e future.
I due strumenti, parco scientifico e Supply Chain sono di particolare interesse per la SI-IES alla finalità prevista, ovverosia quella del benessere. La Supply Chain utilizza tecnologie fortemente innovative a partire dai Big Data, Blockchain, IA, Cloud e Machine Learning. I settori di attività sono veramente molteplici senza trascurare l’utilizzo della tecnologia di quinta generazione 5G. È molto interessante sottolineare che desta particolare interesse la Blockchain ai fini della competitività, tracciabilità nella sfera del marketing. Non bisogna tralasciare però il ruolo della governance ed infine Corporate Social Responsibility. Parliamo di affari e processi che compongono la Supply Chain nella sfera del benessere tenendo conto dell’ambiente, del lavoro, della community, della salute e della sicurezza.
Per quanto riguarda la tracciabilità, va vista sia sotto l’aspetto cogente che volontario. È utile seguire la programmazione europea con Horizon 2020 e la successiva, in quanto i finanziamenti per progetti per il mondo universitario e quello delle PMI avviene proprio attraverso l’Europa. Alcune parole chiave: Supply e benessere; protezione e sicurezza del consumatore; prevenzione; garanzie ingredienti dei prodotti alimentari, informazione riguardante la filiera; semplificazione dei controlli; adeguamento della legislazione; salvaguardia dell’immagine; contenimento dei costi; adottare azioni rapide; informazioni veritiere; scelta di fornitori e monitoraggio dei clienti e migliorare la catena del valore. Non ultimo, la tracciabilità dei prodotti agroalimentari.
L’ipotesi della SI-IES è di fare delle proposte al mondo accademico, congiuntamente al nostro Digital Innovation Hub Virtuale, per sviluppare programmi di ricerca finalizzata all’applicazione dei risultati in ambito produttivo e, nello stesso tempo, diffondere nelle imprese il concetto di Supply Chain per creare più consapevolezza e stimolo verso l’innovazione e l’internazionalizzazione; sviluppare progetti finanziati con fondi europei, nazionali e regionali. Fare dei percorsi sperimentali anche con i dottorati di ricerca in collaborazione con le imprese.
Sarebbe opportuno interagire con le associazioni imprenditoriali e quindi arrivare ad un accordo di programma tra PMI e MIUR. In tutto ciò non va trascurato anche dal punto di vista alimentare gli integratori, il ruolo dell’informatica dell’IA, la promozione di tirocini con le PMI e prevedere, se possibile, un premio per tesi di laurea che si interessano dell’argomento “alimentazione/agroalimentare”.
Infine, per quanto riguarda l’innovazione si punta a: ricerca e sviluppo per la nutrizione, la salute e il benessere, qualità e sicurezza dei prodotti, diete e prodotti per neonati o per anziani, cercando di fare delle pubblicazioni divulgative sull’argomento.