L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario.
Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir poco è un colabrodo. La perdita di acqua è causata dalla vetustà dei tubi di trasporto che non hanno né manutenzione, ne sostituzione ed ancora un mancato programma a livello politico nazionale del nostro paese.
Si parla dei soldi, del PNRR, per diverse iniziative per circa 200 miliardi di euro. Probabilmente poteva essere anche una buona occasione non per dedicare una percentuale di questi soldi che tra l’altro dobbiamo restituire al settore, ma pensare a settori vitali qual è l’acqua.
Causa della siccità abbiamo visto in questi giorni divieti di non poter prendere l’acqua dal mare e annaffiare o mischiare con un laghetto di acqua dolche che diventa salmastra.
Si penda alla distruzione dell’agricoltura in sostanza davanti a situazioni non previste emergono le carenze del nostro paese di una programmazione seria e pronti ad accusare tizio o caio.
L’opposizione politica che non c’è fino a qualche tempo fa in parte presente anche se convivenza con la maggioranza da sempre esordiscono alzando il dito indice “noi l’avevamo detto e quindi il problema è risolto”.
Continuare in questo modo significa distruggere un paese, fare una politica seria nel rivedere le condotte dell’acqua nei dorsali si trasporto vuol dire evitare sprechi, evitare nuove iniziative che richiedono tempi e danari.
Per molti anni abbiamo avuto il cosiddetto partito politico del no per tutte le iniziative compreso anche il nucleare ed il carbone.
Questi signori pentiti oggi sono per il nucleare e per il carbone ed intanto abbiamo sprecato miliardi senza fare nulla o meglio facciamo sempre gli interessi altrui in questo caso chiedendo l’energia nucleare alla Franci. Al di la del confine e c’è il pericolo, al di qua del confine non c’è più.
Al dire poco è una posizione di poca responsabilità.
Adesso si corre mettendo le navi in mezzo al mare e anche qui purchessia fatto non nella mia zona.
Necessita si ma dev’essere fatto altrove.
E’ un po’ come la storia degli inceneritori che è uno scempio per aree metropolitane come Roma che oltre la puzza, il decoro, la vergogna, siamo invai di mondezza, topi e cinghiali.
Il problema non esiste in quanto domani è un altro giorno.