Il portale digitale

Si legge con frequenza “smart” (intelligente) ma l’inverso non compare mai. Smart working o lavoro agile è una modalità di lavoro subordinato mediante accordi tra le parti, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa da remoto, l’home working, con un tavolo d’appoggio, un pc, una stampante ed un collegamento a internet. In alcuni casi è prevista la virtualizzazione del desktop, o virtual desktop infrastructure (VDI), un tipo di tecnologia che consente di realizzare ambienti desktop che i singoli utenti di una rete aziendale possono visualizzare sul proprio client (tablet o un computer), senza che le risorse a cui essi fanno riferimento (file, immagini, programmi, driver, preferenze) siano fisicamente presenti sul client stesso.
 
Digital e-learning – la piattaforma www.apprendimentocollaborativo.it – consente di sviluppare competenze digitali e tecnologiche. SI-Lab: un punto di riflessione che mette intorno ad un tavolo risorse con capacità diverse in modalità webinar, particolarmente utilizzata durante il Covid-19. Non solo, da diverso tempo esiste la realtà dei Digital Innovation Hub (DIHV – Digital Innovation Hub Virtuale) con la quale si sottolinea l’importanza di entrare a far parte della famiglia “innovazione” e ormai molte PMI si stanno organizzando per rispondere alle esigenze interne e soddisfare con urgenza il cliente.
 
Non abbiamo dimenticato di parlare dell’e-commerce, come noto è un tema su cui ci siamo soffermati più volte. La tecnologia è matura per questo serve una piattaforma semplice, duttile, elastica e sicura.
 
In un momento di grande crisi economica, come viene sottolineato sia dall’Europa sia dal nostro Paese, solo la tecnologia può supplire in parte alla crisi. Bisogna trovare un modello “nuovo” da mettere in atto in tutta la filiera iniziando a pensare che il “rischio” può investire tutti. Come? Si invia il prodotto alla società di distribuzione, trasferendo il know-how al livello operativo, per arrivare al negozio, se parliamo di commercio tradizionale. I pagamenti dovranno essere a cascata differenziandosi di 5/10 giorni su di un piano particolarmente trasparente. Chi dovrà essere presente è la banca che deve comprendere la filiera completa ed andare verso il cliente, anzi, nei limiti consentiti, fare da consulente. Se c’è un cambiamento allora che valga per tutti. Nelle aziende, in particolare le PMI, lo sforzo è maggiore e serve molta creatività e innovazione con inserimento nel mercato e in contemporanea ritorni degli investimenti. In una parola: liquidità.
Concludendo, si spera che il governo intervenga prima che per tutti sia un male irreversibile.
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