Com’è andata all’IoThings Rome 2018

L’evento IoThings Rome 2018, 21-22 novembre, è stato occasione di incontro e considerazioni su player, tecnologie e modelli degli ambienti iperconnessi. In questi ambienti le applicazioni M2M si sono evolute attraverso reti IoT centralizzate fino a trasformarsi in sistemi completamente distribuiti e collaborativi.

Le tecnologie abilitanti per questi ambienti stanno evolvendo le loro possibilità di reciproca interazione e creando nuovi scenari con tecnologie emergenti, quali Blockchain e Artificial Intelligence. La blockchain, nata dall’utilizzo di tecnologie esistenti in modo innovativo per garantire l’autenticità di transazioni digitali grazie a meccanismi di fiducia distribuita basata su protocolli crittografici, si è evoluta dalla sua applicazione di criptovaluta alle piattaforme di sviluppo di smart contracts, DAO e DAPPS. Attraverso il machine learning e il deep learning le macchine deducono il mondo secondo le categorie di conoscenza, rappresentazione, e sistematizzazione delle leggi che lo governano, attraverso la ricerca di pattern, regolarità, e linguaggi.

La connettività rappresenta un fattore chiave per le possibilità di trasmissione dati tra oggetti, persone e sistemi. La necessità di poter trasmettere informazioni indipendentemente da una posizione fissa, garantita dai protocolli di comunicazione wireless, coesiste con la elevata richiesta di larghezza di banda e velocità di trasmissione dati per le applicazioni attuali, e con le sfide legate a range di distanza, numero di dispositivi connessi e interferenza. Dal punto di vista infrastrutturale, negli ambienti iperconnessi, e in particolare nelle Smart Cities, la fibra e il 5G sono acceleratori che consentiranno nuove funzionalità e differenziazione dei servizi basati su una comunicazione affidabile. Complessivamente l’esigenza di far percepire il valore ai clienti finali e di integrare un’infrastruttura con soluzioni software affidabili e stabili. Alla competitività del territorio contribuirà la capacità di sperimentare e sfruttare i servizi abilitati dalle nuove infrastrutture di rete e la sfida del Paese consisterà nel disegnare, realizzare e esportare questi servizi.

Nel panorama degli operatori IoT, si prevede una distribuzione di posizionamento dalla fornitura di oggetti fisici senza valore aggiunto alla creazione di strategie di diffusione di servizi. Per gli operatori TLC l’andamento economico è determinato dagli effetti dei notevoli investimenti (l’investimento totale per l’asta del 5G è pari a 6,5 Mld €) e dalla riduzione dell’indice dei prezzi. I nuovi player Over The Top coprono il 20% delle revenues di tutti gli operatori TLC scala globale. I nuovi player, startups e piattaforme digitali: produttori di dispositivi IoT, motori di ricerca, piattaforme e-commerce platforms, piattaforme di messaggistica istantanea, operatori di rete mobile e Social networks, creatori di business models dirompenti, mostrano, inoltre, evidenza della trasformazione dei comportamenti di acquisto e della crescente diffusione dei servizi di pagamento elettronico, abilitatori dell’economia digitale.

Le Smart Cities emergono come uno degli scenari aggreganti più attrattivi per l’evoluzione sinergica di tecnologia e società, come contesto per sperimentare la collaborazione dell’ecosistema di operatori industriali di piccole e grandi dimensioni, vendors, centri di ricerca, università e cittadini, dove concepire e attivare nuovi modelli di business, che siano sostenibili per tutti gli operatori della catena di valore. Nelle smart cities gli elementi della città diventano hub di comunicazione e punti di fornitura di nuovi servizi, contribuendo a una maggiore densità di sensing devices e networks nella città. Nel valutare le prospettive di Smart Cities, è da non sottovalutare il problema della mancanza di un framework per la gestione l’innovazione, di strategie di digital transformation per le municipalità definite e di competenze idonee per la loro implementazione.

Anche in ambito di Smart Manufacture e Smart Enterprise, dopo gli investimenti in macchinari e nuove tecnologie (Industria 4.0), cresce la necessità di stimolare la domanda, verso il Digital Single Market, puntando sui processi e integrando l’IT con il valore aggiunto nella filiera. Le tecnologie possono essere viste nelle loro possibilità di trasformare le capacità dell’uomo: dalla possibilità di interoperare (tra macchine, uomini, processi), alla trasparenza dell’informazione, all’assistenza tecnica verso l’automazione dei processi nella smart connected factory e al correlato cambiamento dell’approccio decisionale e delle competenze richieste nel mondo del lavoro.

La sicurezza e il trattamento dei dati personali è una questione cruciale per l’utilizzo di servizi basati sulla raccolta ed elaborazione dei dati in ambienti iperconnessi, con notevoli differenze di orientamento su scala globale. In Europa, il regolamento ePrivacy, non ancora approvato, nella sua versione attuale è un esempio di rigidità riguardo all’obbligo di consenso al trattamento dati. IoT e M2M non sono affrontati nel regolamento UE GDPR, riguardante gli aspetti generali della tutela del dato. In ogni caso la direzione europea (Enisa e Cybersecurity Act) evidenzia la necessità di garantire certificazione di caratteristiche tecniche specifiche per le tecnologie IoT, secondo una prospettiva di security by design.

Come indicazione dell’impegno istituzionale dell’Europa per la destinazione di energie e risorse verso il tema dell’Innovazione, si evidenzia l’indicazione di allocazione finanziaria di 187,4 Mln € prevista dall’UE per la programmazione 2021-27 nell’ambito Digital Single Market, Innovation and Digital, a coprire le iniziative programmatiche di Research and Innovation, Single market, Space e European Strategic Investment.

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