Smart and Security Mobility, migliorare la mobilità nelle metropoli

Il numero dei viaggiatori e la quantità delle merci trasportate sono in crescita in tutto il mondo. L’International Transport Forum OECD prevede che il traffico globale, tra il 2000 e il 2050, aumenti di tre o quattro volte. In questo quadro le città stanno affrontando sfide difficili: già oggi si concentra nelle realtà urbane una larga parte della popolazione e della produzione, con le ovvie conseguenze negative su tutti gli indicatori del sistema di trasporto: congestione, sicurezza, inquinamento, costi (la sola congestione costa l’ 1% del Pil nelle economie sviluppate e il 2-5% in quelle in via di sviluppo).

Occorre quindi pensare alla mobilità in modo da rispondere ai nuovi bisogni in modo flessibile, efficace e sicuro. La protezione e la sicurezza dei mezzi mobili per il trasporto adibito ad uso civile sia di persone che di merci, quali possono essere aerei, carrozze passeggeri, autobus, autolinee, navi, ecc. riveste un’importanza fondamentale per assicurare al trasporto pubblico ed agli utenti un adeguato livello di sicurezza sia reale che percepito, coniugata però con la libertà di movimento e senza ostacolare il servizio di trasporto sia in termini di tempi che di costi.

In questa ottica sono stati sviluppati e realizzati da tempo due progetti innovativi, che saranno ora descritti.

Il primo è EBSF, European Bus System of the Future, uno dei più grandi progetti di ricerca sul trasporto di superficie mai finanziato dall’ Unione Europea nell’ambito del VII Programma Quadro della Ricerca. Il costo complessivo è stato di circa 26 milioni di euro, su un arco di 4 anni, cofinanziato dalla Commissione Europea per oltre il 50% e per il 20% per parte italiana.

Questo innovativo progetto ha riunito 47 partner di cui cinque sono i principali produttori europei di autobus (EvoBus/Mercedes, Iveco Irisbus, Neoman, Scania, Volvo), importanti operatori del trasporto di grandi città europee (Parigi, Madrid, Bremerhaven, Bucarest, Goteborg e Roma rappresentata dall’ATAC), oltre ad università, centri di ricerca, governi locali, associazioni di categoria e società di ingegneria e consulenza.

Il progetto è durato 4 anni: partito il 4 settembre 2008 si è concluso ad agosto 2012 ed ora è in fase di sperimentazione nelle varie città europee Roma compresa.

Il secondo è Progetto di ricerca CADMO, Control autoconfigurable data network for mobiles (in cui la SI-IES S.r.l. è stata partner attivo), indetto dal MIUR/Regione Lazio e supportato dal progetto satellitare europeo Galileo, garantisce servizi di localizzazione e di mobilità ad elevate prestazioni ed offre una potente leva di ricerca e sviluppo di sistemi complessi finalizzati ad incrementare la sicurezza del trasporto pubblico.

Il progetto di ricerca è stato sviluppato da colossi mondiali del settore aerospaziale, tra cui Telespazio S.p.a. e e Interconsulting S.r.l. e si propone di raggiungere tale obiettivo tramite un sistema di sensori intelligenti, di supporto e complementari ai ricevitori Galileo, da installare a bordo del mezzo di trasporto pubblico (nave, aereo, autobus), i quali sono integrati per mezzo di una rete di comunicazione locale.

I sensori sono eterogenei ed in grado di misurare le principali grandezze fisico/chimiche (temperatura, umidità, etc.) e di rilevare dati di tipo audio, video etc. In funzione dell’entità del segnale inoltrato/ricevuto, il sistema è in grado di analizzare e reagire a vari livelli, in accordo ad un’architettura di intelligenza di rete distribuita da un livello puntuale ad un livello locale fino al centro remoto, dove gli operatori hanno il compito di intraprendere tutte le azioni necessarie e/o di avvisare le autorità competenti per ricondurre la situazione alla normalità.

Sono esempi evidenti di come anche il contesto mobilità diventi sempre più ‘smart and security’. Si impone quindi una innovazione dei modelli di mobilità che va al di la degli aspetti ambientali o della realizzazione di nuove strutture: occorre ripensare i sistemi di trasporto e connettività, progettati per l’ organizzazione del XX secolo, rendendoli funzionali e al servizio delle strutture produttive e sociali del XXI secolo sfruttando la tecnologia come mezzo di prevenzione, protezione e sicurezza dei mezzi mobili.

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