L’economia delle app

Molti giovani sviluppatori nella produzione di servizi innovativi si sono focalizzati nel settore delle mobile application, più comunemente chiamate nel linguaggio corrente “App”. Un software programmato per operare su dispositivi mobili quali ad esempio tablet, smartphone, ma non solo e che si sta aprendo al mondo dell’IoT. L’economia delle App è definibile come l’insieme delle attività di ideazione, produzione e distribuzione che coinvolgono in maniera diretta le mobile application. Questa nuova realtà ha in parte trasformato il modo di intendere e fare business in diversi settori, non solo nel più noto dell’hi-tech, creando enormi opportunità, generando nuove realtà imprenditoriali ed in particolare diverse giovani start-up.

L’ingresso delle app nell’economia globale e nella nostra quotidianità ha dato vita ad un nuovo e dinamico ecosistema. Trascinati da questo impeto si deve però mantenere una certa razionalità strategica per non subire colpi bassi  perdendo posizioni nel proprio mercato di riferimento. Non sempre creare un’app è conveniente, non tutte le app hanno un valore aggiunto. Le applicazioni contribuiscono a esaltare i progressi della tecnologia molte hanno rivoluzionato la nostra quotidianità,  alcune inizialmente hanno destato delle curiosità, altre hanno portato dei miglioramenti indispensabili, molte si sono rivelate economicamente redditizie, altre estremamente redditizie, tanto da alimentare un sensazionalismo mediatico che non sempre ha fatto bene alle compagini imprenditoriali.

La quantità di applicazioni disponibili quotidianamente sugli Apple Store o i vari Google Play sono milioni e certificano un dato cumulativo di download ormai oltre i 50 miliardi. L’app economy si è rivelata in grado di generare il valore maggiore su tre diversi livelli, come evidenziato da Bresnahan, Davis e Yin in una ricerca per l’Università di Stanford: molte applicazioni sono diventate parte di una serie di servizi di intrattenimento consumabili attraverso gli smartphone (l’aspetto ludico dei giochi fruiti mediante dispositivo mobile ne sono esempio); numerose app hanno semplificato alcune operazioni quotidiane negli utenti, vedi la consultazione di mappe stradali (l’elemento di semplificazione delle criticità rimane per noi il più interessante); l’intero contesto mobile, infine rappresenta un nuovo media pubblicitario molto potente. Permette anche attraverso la geolocalizzazione dei dispositivi e la vasta quantità di dati trasferiti e registrabili di raggiungere target fortemente circoscritti con messaggi personalizzati ad hoc.

L’economia delle mobile application ha raggiuto i 68 miliardi di dollari nel 2013, è cresciuta del 30% nel 2014, sta mantenendo questo trend nel 2015  e si stima che possa crescere ancora molto anche guardando alle nuove evoluzioni tecnologiche, certamente vista la sua polivalenza definirne i confini e l’impatto economico ulteriore appare piuttosto complesso.

Sarebbe interessante, proprio in vista questa espansione virtuosa e questi margini di sviluppo incontrollati, promuovere un piano nazionale sulle mobile application. Pensiamo anche ai settori della Pubblica Amministrazione, lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico potrebbe attuare un piano di mobile application per il settore privato. Per una volta proviamo a recuperare il tempo perduto, non aspettiamo che arrivino gli input dall’Europa o al di fuori di essa, accade troppo spesso che le indicazioni vengano date quando ormai è troppo tardi. Sarebbe produttivo investire in questo settore, evitando le solite frasi fatte. Questa è una partita che sarà regolata dal mercato. Proviamo a seguire chi in Europa e nel mondo sta facendo grandi cose, se non altro per provare a giocarcela.

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share