Il Prof. Avv. Stefano Tarullo, membro fondatore del DIHV, ha redatto un approfondito documento dedicato ad imprenditori e manager che hanno la necessità di comprendere i principi fondamentali e gli elementi innovativi che caratterizzano il nuovo Codice dei contratti pubblici. Il linguaggio utilizzato, pur essendo rigoroso e preciso, lo rende comprensibile anche ai non giuristi, diventando un ottimo strumento per l’approccio ad una normativa che ha basi fondanti molto diverse dalle disposizioni finora esistenti in materia.
[NOTA: il Quaderno è disponibile in formato PDF sul sito web http://www.dihv.it]
Infatti il Codice nasce a distanza di 30 anni dalla precedente normativa, sviluppata sull’onda di una moltitudine di esecrabili episodi diventati noti come Tangentopoli, e pertanto permeata da una “cultura del sospetto” che aveva appesantito il ciclo di vita dei contratti pubblici; l’effetto era stato un considerevole rallentamento dei tempi di ogni azione e la moltiplicazione dei passaggi burocratici, con l’intenzione con ciò di limitare gli atti di corruzione o mala gestione del denaro pubblico.
Oggi, la necessità di snellire le procedure, riportando la normativa italiana in linea con gli altri Paesi europei, è stata prospettata dalla UE come condizione chiave in vista delle erogazione dei fondi del PNRR, fondamentali per assicurare crescita e sviluppo all’Italia. E l’UE guarda con attenzione al sostegno del mercato, alla realizzazione di una piena concorrenza tra operatori economici: il nuovo Codice ne tiene conto e garantisce entrambi gli obiettivi, componendo un contesto operativo caratterizzato da trasparenza e fiducia, con una netta riduzione di tempi e procedure burocratiche.
Al centro di tutto, come viene ben evidenziato nel Quaderno del DIHV, è la piena digitalizzazione dell’iter amministrativo, costruendo un ecosistema nazionale in cui l’interoperabilità dei sistemi assicura il dialogo immediato tra le stazioni appaltanti, rendendo l’amministrazione pubblica trasparente e riducendo i tempi di assegnazione e realizzazione dei lavori.
Le nuove tecnologie si confermano pertanto un elemento chiave nel progresso delle società, sia per le imprese sia per la Pubblica Amministrazione.