In un incontro di pugilato uno dei due contendenti prende un sacco di botte, ma l’allenatore lo consola dicendo che si è difeso molto bene e quindi lo invita a continuare. L’Italia perde con la Svezia, una partita da non rivedere, ma in molti hanno parlato di sfortuna, l’altra metà dell’incapacità di Ventura, non a caso la conclusione è nota: si è dimesso. Un qualcosa di analogo con ciò che è accaduto l’Agenzia Europea del farmaco (EMA – European Medicines Agency) a Milano. Quando si chiede il voto di fiducia alla Camera o al Senato, i capigruppo hanno il compito di verificare se i numeri ci sono altrimenti devono fare l’impossibile per evitare sconfitte. L’Agenzia del farmaco a Milano è stata sponsorizzata in maniera plateale solo dalla stampa italiana, che è riuscita a trasmettere a tutti i lettori che c’erano i numeri per vincere la competizione, il giorno della competizione abbiamo perso. Nessuno ha fatto un’analisi per dire che abbiamo fatto poco, non a caso quando si perde non ci sono giustifiche, significa che dovevamo fare meglio e quindi di più. Un’occasione di particolare interesse per il nostro Paese in molti ci avevano anche creduto e quindi il risultato negativo ha lasciato molto sconforto ai normali cittadini e un po’ al mondo politico.
Il prestigio di un Paese si misura con diversi indicatori, il più importante è quello di guardarsi indietro, di vedere per esempio cosa abbiamo avuto finora dall’Europa e fare un piccolo elenco, possibilmente concreto e non fantasioso. Il lavoro che è stato svolto tra i Paesi Europei è stato certamente impegnativo, ma i bookmaker davano la vittoria per un solo punto, negli incontri di pugilato prevedere la vittoria per un solo punto è solo un motivo di benevolenza, in quanto nella competizione c’è sempre una voce che nei limiti del possibile deve essere contenuta che è quella degli “imprevisti”. Coloro che hanno preparato la gara hanno fatto delle verifiche che si sono mostrate particolarmente insufficienti. Cosa bisogna fare in questi casi? Avere la forza e il coraggio di non parlare di sportivi faziosi, che sono il più delle volte pronti a giustificare il risultato negativo. Riconoscere in questi casi che l’avversario apparentemente più modesto è riuscito con un catenaccio e con un gol di contropiede a vincere 1 a 0. Pertanto ai fini del risultato la squadra vincente riporta 3 punti e la perdente 0 punti, questo è il vero risultato. Vi saranno altre agenzie prossimamente? Cerchiamo di trovare soluzioni e indicazioni che rispondano ai requisiti tecnici, che mostrino di avere un minimo di prestigio, mettere in moto degli sherpa e il mondo diplomatico affinchè su due o tre cose in ballo, almeno una possa essere assegnata per meriti al nostro Paese. Abbiamo bisogno tutti di un minimo di fiducia, camminare a testa alta, altrimenti si va in depressione.