La libertà di espressione coincide con il diritto d’autore

"Il diritto d’autore è per le opere dell’ingegno ciò che la proprietà è per gli altri beni e servizi": queste parole, tratte dalla nota con cui Anica e Apt hanno espresso il loro consenso per l’operato di Agcom sul diritto d’autore, esprimono un concetto che in una economia di mercato dovrebbe essere condiviso tra tutti: Se le opere di ingegno (siano esse un brevetto industriale, o un prodotto culturale / artistico quale un film, un libro, un brano musicale) non possono essere protette per assicurare all’autore e al realizzatore una remunerazione di mercato che premino la creatività, il rischio finanziario e il lavoro svolto, nessuno produrrà più alcunché.

O, meglio, la produzione di tali beni immateriali potrà essere assicurata solo dal ricorso integrale al finanziamento pubblico ("fondi per la cultura", "fondi per la ricerca", ecc), ovvero a carico della collettività tramite la fiscalità generale. Un’utopia, visti i conti pubblici di tutti i Paesi industrializzati.

Se dal piano strettamente economico – di sostenibilità finanziaria della produzione di un’opera d’ingegno – ci si sposta verso la tutela del principio della libertà di espressione nel senso più alto del termine, ci si rende conto di come la libertà di espressione trovi la sua migliore tutela nell’assicurare la remunerazione dell’impegno profuso all’autore.

Nel Rinascimento erano i Principi, i Papi, i "mecenati" dell’artista; nel mondo moderno, l’economia di mercato consente all’artista di essere libero dai condizionamenti del finanziatore, dovendo rispondere solo al pubblico: se la sua opera è apprezzata, ne godrà i frutti, in caso contrario, non sarà l’ideologia di un governo o il capriccio dello sponsor a decretarne il fallimento, ma – democraticamente – lo sfavore del pubblico.

Chi oggi si lancia contro la delibera di Agcom che prevede, come ultima ratio, l’oscuramento del sito web che perpetra il reato di violazione del diritto d’autore, nonostante esso sia stato accertato nel previsto contraddittorio in Agcom e siano trascorsi i tempi tecnici per la rimozione, non sta tutelando la libertà di espressione.

Sta invece, minando le basi economiche che consentono a chiunque abbia un talento "intangibile" (musicista, scrittore, regista, ecc) di vivere con i proventi della sua attività: limitati se agli esordi e / o di modeste capacità, alti se già affermato e /o di eccellenti capacità.

La norma sviluppata da Agcom si muove con molto equilibrio nel bilanciare la tutela del diritto d’autore e il diritto di espressione in un sito web, frutto dell’attenta valutazione e della competenza del presidente Corrado Calabrò e dei commissari. Meno restrittiva della norma francese, che addirittura disconnette dalla rete i privati cittadini che scaricano materiale protetto da copyright, anche se dopo tre "avvisi", quindi rivolgendosi a soggetti “recidivi” nel violare la legge sul diritto d’autore.

Efficace nel tutelare i detentori dei diritti, poiché consente di rimuovere il materiale protetto in pochi giorni, inoltre senza appesantire la giustizia ordinaria. Il tutto in modo trasparente, senza violare la privacy del cittadino, poiché l’intera procedura coinvolge esclusivamente il soggetto che gestisce il dominio web che contiene i file, non coloro che hanno scaricato il materiale protetto.

La delibera Agcom si muove nella stessa direzione della giurisprudenza: alcuni mesi fa, a marzo, il Tribunale di Roma (nona sezione) ha condannato Yahoo Italia per non avere rimosso il link verso siti di "pirateria on line" (scambio di file Torrent, streaming illegale) dando visibilità a soggetti che violavano il diritto d’autore. La condanna è conseguenza del rifiuto di Yahoo ad ottemperare alla richiesta – ritenuta legittima dai giudici – espressa dalla PFA (società che rappresenta in Italia il film About Elly), di cancellare tali link. Il giudice ha precisato che, su avviso del detentore dei diritti, il motore di ricerca deve rimuovere il link. Lo stesso principio su cui si basa la delibera Agcom.

Francesco Chiappetta
Il prof. Francesco Chiappetta, manager d'azienda, è stato docente universitario di vari atenei. Ha profonda esperienza comprovata da incarichi importanti in azienda leader nel settore delle telecomunicazioni. La sua esperienza diversificata ha l’obiettivo di fornire consulenza direzionale, innovativa e approfondita. E' iscritto all'albo dei giornalisti dal 2005, successivamente nel 2007 pone un’iniziativa editoriale, per la società Si -ies, fondando Sentieri Digitali E-magazine di creatività e tecnologia per la comunicazione d’impresa. L’obiettivo di Sentieri Digitali è dedicato alla Comunicazione d’impresa in senso lato: ovvero dalle grandi imprese alle pmi e gli artigiani, dai professionisti alle PA, dal Marketing agli obblighi d’informazione per le società quotate. L’intero contesto dell’e-magazine è incentrato sui passi evolutivi della trasformazione digitale.

Altri articoli dell'autore

Advertisment

Puoi leggere anche...

567FansLike
1,441FollowersFollow

Ultime notizie

Agroalimentare e la sua filiera

I lettori di Sentieri Digitali hanno avuto modo di comprendere l’impegno costante per un settore così strategico del nostro Paese e dell’Europa. Nell’ambito della...

L’acqua

L’acqua vuol dire vita e quindi è un bene primario. Senza fare polemiche è ben rappresentare che la rete idrica del nostro paese a dir...

Comunità Energetica

Il Clean Energy for Europe Package è basato su una proposta della Commissione Europea del Novembre 2016 e definisce gli obiettivi e la strategia...

Vuoi avere le notizie aggiornate ogni mercoledi?

Iscriviti alla newsletter

LinkedIn
LinkedIn
Share