Questo è il titolo, è il tema serio che doveva essere messo sulle piazze del nostro Paese, parlando solo ed esclusivamente di Costituzione, non a caso l’articolo 3 della nostra Costituzione prevede che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali”. Di tutto questo non si è parlato come pure non si è parlato della giovane diciottenne Pamela che è comunque la vera vittima della questione.
Utilizzare e diffondere avvenimenti politici per una circostanza così delicata, che è passata in secondo ordine, è un comportamnteo fuori posto. A partire dall’autopsia che è stata fatta in un arco di tempo così modesto. Leggendo i nostri giornali, ogni volta, si è sentito dire: “vi daremo risposta tra 20-30 giorni”. Se per la circostanza sono state adottate tecniche più rapide è bene diffonderle agli addetti ai lavori che in questo caso sono gli anatomo-patologi.
I mass media hanno le loro responsabilità, non a caso molti commendatori hanno ignorato ed ignorano che Macerata ha in tutto circa 40000 abitanti, è una cittadina piccola e non un’area metropolitana. Quanto viene constatato dalla comunità è di un evento letto solo ed esclusivamente in chiave politica, senza aver tenuto conto della Costituzione. Tutti i commercianti hanno chiuso i propri esercizi, la polizia fortemente presente, poi è successo che una personalità delle forze dell’ordine è stata massacrata e nessuno riusciva a darli una mano. Questo tipo di libertà non è gradita dalla maggioranza del Paese che è fortemente sano, riflessivo, generoso e non razzista.
Razzista è un aggetivo sostantivo maschile e femminile, contrario alla discriminazione razziale. Dobbiamo stare attenti a tutto ciò che va di moda per un periodo di tempo ben determinato, si ruba? Creiamo subito l’assessorato alla legalità, così dimostriamo che il nostro Paese, fondamentalmente, è illegale. Gli extracomunitari sono un realtà che va seguita, almeno per quelli che sono, come si suol dire, con le carte in regola nel nostro Paese ed inseriti con una adeguata integrazione e formazione, non possiamo ghettizzarli, e veder lo scempio, non solo di Macertata, ma di molte cittadine italiane. Alcuni di loro sono degli spacciatori anche contrari alla propria volontà, in quanto giovani non nascono spacciatori, nascono per crescere, per inserirsi nella società e dare il loro contributo in maniera seria. Bisognerebbe fare uno sforzo collettivo per essere un po’ più seri, un po’ più responsabili e pertanto con un saggio comportamento è difficile parlare di razzismo; si parla di razzismo solo quando non si ha nulla da dire e si è irresposnsabili di certe azioni che non meriterebbero neanche di essere descritte in quanto si desrivono da sole.