Con una lettera aperta firmata da oltre 160 dirigenti di aziende, la bozza di regole dell’UE sull’intelligenza artificiale viene considerata un pericolo che potrebbe danneggiare l’Europa, mettendo a repentaglio la competitività e la sovranità tecnologica dell’Unione.
La lettera raccoglie esponenti di ogni settore: l’auto (Renault), la tecnologia (Meta), le telecomunicazioni (la spagnola Cellnex), il software (la francese Mirakl), la finanza (la tedesca Berenberg)
Ad oggi, dopo numerose richieste di regolamentazione dell’IA, i legislatori dell’UE hanno concordato una serie di progetti di regole in cui sistemi come ChatGPT dovrebbero divulgare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, aiutare a distinguere le cosiddette immagini deep-fake da quelle reali e garantire salvaguardie contro i contenuti illegali.
La lettera avverte che, in base alle norme europee proposte, tecnologie come l’IA generativa sarebbero state fortemente regolamentate e le società che sviluppavano tali sistemi avrebbero dovuto affrontare costi di conformità elevati e rischi di responsabilità sproporzionati.
Tale regolamentazione potrebbe portare le aziende altamente innovative a spostare le loro attività all’estero e gli investitori a ritirare il loro capitale dallo sviluppo dell’IA europea in generale. Infatti, già Altman di OpenAI, a maggio scorso aveva minacciato di ritirare ChatGPT dall’Europa se diventasse troppo difficile rispettare le imminenti leggi sull’IA, anche se in seguito a mitigato la sua sua posizione affermando che la società non ha intenzione di uscire.