Nuove forme di finanziamento: distinzioni e modelli di Crowdfunding

Con un totale di oltre 41 milioni di euro raccolti nel 2017 e un aumento del 45% rispetto all’anno precedente, il crowdfunding è lo strumento dal potenziale più alto per startupper, imprenditori e creativi. Grazie al web la vecchia “colletta” non solo è stata rispolverata e tirata a lucido, ma ha finalmente raggiunto tutto il suo potenziale. Infatti, con la sua trasposizione nell’era digitale, si può decretare l’inaugurazione dell’era del Crowdfunding, letteralmente “finanziamento della folla”, uno strumento che è stato in grado di rivoluzionare il mondo dei progetti creativi, sociali e imprenditoriali, arrivando a raccogliere oltre 34 miliardi di dollari a livello globale.

Il crowdfunding è un fenomeno attraverso il quale il promotore di un’iniziativa a carattere economico, sociale, culturale o benefico richiede al pubblico indistinto (crowd), tramite un sito internet (il portale o piattaforma), somme di denaro, anche di modesta entità, per sostenere il progetto esposto (funding). Idea nata alla fine degli anni novanta negli ambienti del rock indipendente. È il 1997 quando la band britannica Marillion decide di chiedere ai fan di finanziare il tour negli Stati Uniti, tramite la creazione di una campagna online. Un esperimento riuscitissimo: i fan si appassionano e contribuiscono con donazioni che raggiungono i 60 mila dollari. Il successo viene replicato da altri artisti, non solo nell’industria musicale: è alla rete che nel 1999 il regista americano Mark Tapio Kines si rivolge per finire il suo primo lungometraggio, Foreign Correspondent. La campagna online raccoglie oltre 125mila dollari, cifra necessaria a sostenere le spese di post-produzione.

Che il crowdfunding continui a crescere è testimoniato anche dalle diverse piattaforme: un vero e proprio labirinto del web, popolato da tipologie molto diverse in cui è sempre più complicato districarsi. Ad oggi esistono diverse tipologie di crowdfunding, distinte in base alla finalità per la quale si raccolgono le risorse finanziarie, oppure in relazione alla remunerazione prevista per i finanziatori del web. Esistono tre modelli principali:

  • General Crowdfunding

Si tratta della forma più pura e più diffusa di questo strumento. Due le sottotipologie fondamentali: Donation-based Crowdfunding Reward-based Crowdfunding. Il primo caso permette di lanciare una vera e propria campagna online di donazione,in cui il sostenitore offre il proprio contributo economico ad un progetto di impatto sociale, senza aspettarsi nulla in cambio. Retedeldono è la piattaforma Donation-based più utilizzata in Italia, ideale per organizzazioni non-profit e associazioni.

È invece diverso il meccanismo Reward-based, in cui le donazioni della campagna sono impostate per fasce economiche, dal contributo minimo, in media tra i 5 e i 10 euro, a contributi più consistenti di diverse centinaia di euro, che a seconda del progetto e dell’obiettivo possono arrivare anche a qualche migliaio. A seconda dell’entità del contributo effettuato, il sostenitore riceve appunto un “reward”, ovvero una ricompensa che, ad esempio, nel caso di campagne per progetti cinematografici, può variare da un semplice ringraziamento via Facebook, alla ricezione di una cartolina autografata dal regista, fino, per le donazioni più ingenti, al ruolo di “producer” nei titoli di coda del film. È Reward-based Kickstarter, così come lo sono i tre siti di maggior successo italiani: Eppela, Musicraiser e Produzioni dal Basso. Questo modello è molto utilizzato da artisti, creativi, autori, ma anche progettisti e imprenditori che vogliono lanciare un’idea innovativa.

  • Lending Crowdfunding

Una vera e propria forma di prestito online condivisa. Uno strumento finanziario che permette ai sostenitori di offrire il proprio contributo economico, in cambio di un interesse e del rimborso del capitale. In molti casi è la stessa piattaforma a selezionare i progetti, attribuendo un rating.
Il lending crowdfunding è molto apprezzato dalle piccole aziende e dai risparmiatori, che aiutano a finanziare progetti imprenditoriali seguendo in modo trasparente il proprio denaro e limitando il rischio che, in questo caso, viene condiviso con altre persone. Tra le piattaforme di maggior successo in Italia troviamo Borsadelcredito.it, con oltre 30 milioni di euro erogati alle aziende italiane a rendimento medio dei prestatori del 5%.

  • Equity Crowdfunding

L’Equity CrowdFunding è il modello con lo sviluppo più rapido nel nostro Paese. Il sistema permette la raccolta fondi online, offrendo quote della società a chi decide di finanziare l’iniziativa. Una vera e propria forma di investimento dal basso, che prima dell’inizio di quest’anno era disponibile solo per startup e imprese innovative, e che dal 3 gennaio 2018 è aperta anche alle PMI e alle imprese sociali. Con un incremento del 150% nel 2017 rispetto all’anno precedente, l’Equity crowdfunding, particolarmente adatto per imprese con un alto capitale relazionale, si prospetta come il modello con maggior potenziale di crescita nel 2018. Piattaforme di Equity Crowdfunding attive in Italia sono Assitecacrowd.com, Cofyp.com e Crowdfundme.it.

Il Crowdfunding in Italia è in continua crescita, il valore medio dei progetti finanziati varia a seconda del modello, dai 6.105,21 euro del Donation/Reward-based ai 55.547,41 euro del lending, fino ai 268.049,33 dell’equity. È proprio l’Equity la tipologia che ha registrato la crescita maggiore nel 2017, con un incremento pari al 150% e una raccolta che nel solo 2017 supera gli 11 milioni di euro, portando a 78 le imprese che hanno raccolto capitali attraverso la crowd.

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