Batterie agli ioni di litio: una startup americana sta lavorando ad una soluzione alternativa al cobalto

Conamix è una startup con sede a Ithaca, New York, che sta raccogliendo una seria quantità di finanziamenti per lo sviluppo di batterie agli ioni di litio cobalt free. Questo perchè il cobalto sta diventando sempre più raro e costoso, la risposta a questa problematica da parte della startup persegue proprio l’intento di trovare delle fonti e delle chimiche alternative.

Il prezzo del cobalto è salito moltissimo nei mesi recenti, perchè ce n’è sempre meno a disposizione ed è di difficile reperibilità, soprattutto se si considera l’enorme impennata nella domanda di batterie al litio, sono quelle che alimentano la moltitudine di smartphone sparsi sul pianeta e l’emergente mercato dei veicoli elettrici. Per questo negli ultimi due mesi il prezzo del cobalto è più che raddoppiato. Questa situazione critica è anche guidato dal fatto che il metallo viene estratto principalmente nella Repubblica Democratica del Congo, dove i problemi della manodopera e della corruzione sono all’ordine del giorno. All’inizio di quest’anno, la nazione ha deciso di aumentare le royalties proprio su cobalto e altri metalli.

Dati gli ambiziosi piani di espansione dei produttori di ioni di litio, secondo Bloomberg New Energy Finance, il mondo dovrà affrontare la carenza di cobalto entro i primi anni del 2020,. Ciò mantiene alti i prezzi delle batterie agli ioni di litio e impedisce alle principali case automobilistiche per l’elettrico di allinearsi a condizioni vantaggiose a lungo termine. Perciò la crescente minaccia alla crescita dei veicoli elettrici ha spinto un numero crescente di aziende a esplorare altre soluzioni, ed ecco dove inserisce il grande appeal di una startup come Conamix.

I dettagli tecnici sono scarsi, ma da quel poco che è trapelato, sembra che Conamix stia sviluppando materiali per elettrodi privi di cobalto che potrebbero funzionare nei processi di produzione esistenti. La società non ha rivelato l’importo del finanziamento, ma Bloomberg ha messo il giro la voce di una prima tornata da 2 milioni di dollari. Finanziamento che fa parte di un impegno complessivo di 8 milioni garantito da diverse grosse aziende interessate. Una di queste, la principale, è la Volta Energy Technologies che si è lanciato l’anno scorso con il sostegno ai gigante del litio Albemarle and Exelon, nel tentativo di accelerare lo sviluppo di promettenti tecnologie di stoccaggio dell’energia.

La Panasonic, partner forniteore delle batterie di Tesla, ha ammesso il mese scorso che sta lavorando anch’essa allo sviluppo di batterie cobalt-free. Altre aziende come LG Chem, Samsung e Johnson Matthey si stanno muovendo su nuove chimiche che incrementino la densita di energia e riducano o azzerino il cobalto. Nel frattempo le stesse aziende del settore stanno lavorando per incrementare accelerare gli sforzi per riciclare i metalli dalle vecchie batterie in modo più efficace.

La sfida all’innovazione nello svillupo di queste nuove chimiche per le batterie coinvolge anche i produttori di auto che sottopongono a dei test rigorosi questi nuovi materiali prima di montarli nelle auto che verranno messe su strada. Con ciò significa che la strada è ancora piuttosto lunga e laboriosa, ci vorrà molto tempo prima che questi progressi aiutino ad alleviare l’incombente crisi del cobalto.

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