Start-up

Il tema "startup" è un argomento vecchio, ma giovanissimo. Nel 2018 l’ecosistema italiano ha mostrato particolare interesse per le startup. Teoricamente vi è stata una certa vitalità, con circa 600 milioni di euro investiti nel 2018.
Per quanto riguarda l’anno in corso, i primi indicatori parlano di crescita. Un ruolo importante lo hanno i venture capital, che sostengono diverse iniziative delle startup con un apposito fondo di investimento per l’innovazione. I giovani mostrano particolare interesse e lo dimostrano anche con delle iniziative. Purtroppo, le iniziative che “camminano”, e che, quindi, si possono definire vincenti, sono in numero ristretto.
Anche in questi giorni vi sono stati convegni sull’argomento, non sempre di particolare soddisfazione, anche se la stampa continua a far capire poco. Quando si tiene un convegno con tanta risonanza e si arriva ad avere una presenza modesta, non è possibile essere sempre ipocriti e parlare di qualità piuttosto che di quantità.
Le banche dovrebbero essere più aperte ad iniziative dei giovani, quali le startup. Non bisogna scrivere ciò che abitualmente si pensa, bensì una realtà delle cose.
Abbiamo sempre parlato di creare nuovi modelli, purtroppo non ne vediamo molti. Tra le startup sembra che i settori di attività con particolare successo siano: e-Commerce, Fintech, Digital Media, Medtech, Advertising, AI-Big Data, Fashiontech, Travel, Enterprise e Software. Queste sono le indicazioni che emergono per le prime dieci aree interessate. Tra le startup è interessante anche lo sviluppo sostenibile, la salute e il benessere, la trasformazione digitale, l’innovazione, etc.
Le startup dovranno fare i conti anche con il GDPR – General Data Protection Regulation, che è entrato in vigore il 25 Maggio dell’anno scorso ed ha sconvolto l’Europa. Il GDPR riguarda il trattamento e la libera circolazione dei dati personali. Non vi è dubbio che sia nato per tutelare il cittadino, ma l’attuazione nella realtà ha creato non pochi problemi.
E’ molto allertato il settore degli affari legali, che dovrà affrontare gli aspetti legali delle aziende, in relazione al nuovo regolamento sulla privacy, compresi la fornitura e la fruizione di servizi di comunicazione elettronica a partire dalle e-mail e messagistica istantanea, app, IoT, direct marketing etc.
Il GDPR deve essere visto come un regolamento che possa trovare la dovuta accoglienza in tutti i settori, dagli ordini professionali al settore delle imprese nel suo complesso, con particolare attenzione verso le PMI.

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