Dopo l’incubo di Genova del 14 agosto, è una delle notizie più interessanti che sta rimbalzando in questi giorni e riguarda un’app molto utile per la mobilità e le vie stradali e autostradali e in particolare per i ponti.
Si tratta di un’app messa in opera dalla collaborazione fra Anas e MIT di Boston, che sarà fruibile da smartphone e verrà testata già a febbraio sul GRA di Roma. Questa applicazione permette agli stessi automobilisti di monitorare ponti e viadotti, fornendo dati e info che permettano di capirne il loro stato di salute strutturale.
L’app andrà a sfruttare gli accelerometri presenti negli smartphone in grado di registrare una lunga serie di dati tra cui lo spostamento del telefono su tre assi e le vibrazioni collegati alla posizione del GPS. Con l’insieme dei dati inviati dagli smartphone si potrà controllare in tempo reale lo stato di salute di una rete stradale, incluso lo stato dell’asfalto, delle buche e di ponti e viadotti. Questi dati che verranno raccolti dalle decine di migliaia di smartphone circolanti, si sommeranno con i dati forniti da altri sensori più sofisticati che verranno installati, a febbraio si aggiungeranno 1200 fissi oltre a quelli mobili posti sulle auto di servizio Anas che circoleranno nel Grande Raccordo Anulare e Ag1, vi sarà quindi un controllo constante dello stato strutturale.
In questo modo avremmo una rete di monitoraggio dal basso, bottom-up, direttamente dagli automobilisti, una fonte informativa dello stato di salute delle nostre strade a costo praticamente zero. Uno dei risvolti più interessanti come evidenzia Carlo Ratti, responsabile del Senseable City Lab del MIT (Massachussets Institute of Technology), è che questo flusso di dati è molto interessante e se un domani app come Waze, Uber o Lift introducessero un sistema simile, la scansione strutturale di ponti e viadotti sarebbe ancora più completa in brevissimo tempo.