I benefici dell’economia circolare

Con il termine economia circolare si intende un modello economico in grado di potersi rigenerare da solo che si sviluppa con l’intento di non generare sprechi, utilizzando materie prime continuamente riutilizzabili e riciclabili all’interno di un circolo chiuso.

I vantaggi derivanti dalla circular economy sono svariati, un utilizzo più efficiente delle risorse potrebbe ridurre il fabbisogno dei fattori produttivi portando un risparmio economico ed energetico da cui ne trarrebbero giovamento diversi settori, certamente l’industria ed il Pil dell’intero continente. Vi sarebbero conseguenze positive sulla creazione di lavoro, nuovi mercati, meno rifiuti e appunto risparmio di risorse.

La Commissione Europea proprio due anni fa ha riproposto in modo consistente il concetto ideato da Walter Stahel e Genevieve Reday nel 1976, introducendo una serie di interventi per facilitare i processi di riciclo e riutilizzo, stimolando la transizione verso un sistema economico circolare sostenibile.

Nell’approccio all’economia circolare e al riciclaggio delle risorse certamente si inserisce l’apporto dell’innovazione tecnologica, nel caso del nostro “bel Paese” sicuramente attraverso la dematerializzazione e la digitalizzazione si può rendere maggiormente efficace l’utilizzo delle risorse in ottica circular economy.

Alla tecnologia, del progresso e dell’innovazione, va messo a sistema anche il concetto di efficienza, intesa proprio nei termini del recupero, del riciclo e del riutilizzo ottimizzando al meglio l’intero ciclo economico-produttivo avvicinandosi sempre più al limite del no waste. Alla quantità, si predilige la qualità dei processi e delle risultanti erogate. Certamente l’approccio deve essere sistemico e potrebbe al tempo stesso servirsi ed essere leva di valorizzazione del made in Italy, legandosi ai valori del territorio e culturali, dove qualità e bellezza si riavvolgono nello stesso filo conduttore. Il settore manifatturiero europeo attribuisce alle materie prime il 40% della totalità dei costi, migliorando l’efficienza di utilizzo di tali risorse si potrebbe certamente incrementare la competitività delle nostre imprese.

Inoltre i principi dell’economia circolare sono fortemente correlati al tema dell’innovazione e della comunicazione digitale, servendosi di essa possiamo approcciare un modello che sia “circolare, digital e social”, in grado quindi di introdurre anche un cambiamento di mentalità, di stili di vita, portando innovazione sociale, responsabilità, cooperazione e condivisione.

A livello politico comunitario e non solo quello dell’economia circolare è un riferimento, o meglio un obiettivo da raggiungere. Il processo di conversione passa per parole chiave come energie rinnovabili, bioeconomia, green economy, tecnologie pulite e certamente non sarà semplice raggiungerlo, il cambiamento dovrà essere enorme, una vera e propria rivoluzione graduale dovrà compiersi e diversi sistemi e apparati dovranno ridefinirsi se non addirittura trasformarsi.

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