Un team di ricerca finanziato dall’Europa ha sviluppato e certificato degli strumenti per rendere la generazione di energia mediante fotovoltaico più affidabile, meno costosa e semplice da integrare nella rete elettrica fornendo una nuova spinta all’utilizzo dell’energia solare nelle PMI e aiutando le energie sostenibili ad essere maggiormente attrattive in ambito business e per il consumatore finale.
“I principali obiettivi del progetto PVCROPS sono stati quelli di mettere alla prova le performance, l’affidabilità e il ciclo di vita dei sistemi fotovoltaici, esportare soluzioni per la riduzione dei costi energetici, per l’aumento e per il potenziamento dell’integrazione del fotovoltaico nella rete elettrica”. Queste sono le parole del coordinatore del progetto PVCROPS, Luis Narvarte, dell’Università Politecnica di Madrid.
Per realizzare il progetto il team ha sviluppato degli strumenti per calcolare l’investimento dei costi, la produzione di energia, i costi operativi e di mantenimento di un impianto e, quindi, ha reso questi strumenti avviabili mediante una piattaforma web dedicata. Il primo set di strumenti di progettazione è composto di specifiche tecniche e procedure di controllo qualità, orientate verso l’incremento delle performance del sistema fotovoltaico ed in grado di determinare le responsabilità a determinati fattori circoscritti in caso di rendimento al di sotto delle performance. Questi strumenti sarebbero in grado di definire automaticamente i difetti di prestazione sviluppatisi all’interno della pianta del sistema fotovoltaico.
Un secondo set di strumenti mira invece a prevedere sia la produzione a livello fotovoltaico sia le fluttuazioni di energia, e anche le strategie di gestione dell’energia con i corrispondenti toolboxes dedicati alle integrazioni delle batterie nei sistemi fotovoltaici.
“Alla fine del progetto, un’analisi di più di 30000 sistemi fotovoltaici in tutta Europa, ha dimostrato che i nostri tools possono migliorare le performance del 9,94%. PVCROPS ha anche prodotto il database più completo di fluttuazione di potenza fotovoltaica” dice Narvarte.
A questi strumenti si accede attraverso la piattaforma di simulazione open source elaborata nel progetto, i nuovi strumenti di progettazione consentono agli utenti di identificare come ridurre i costi e migliorare le prestazioni energetiche, aumentando così gli investimenti e la fiducia nel fotovoltaico.
L’interfaccia offre agli utenti la possibilità di personalizzare la simulazione in base alla posizione esatta (longitudine, latitudine e altitudine), ai dati meteorologici, alle caratteristiche del fotovoltaico e molto altro. Sempre intermini di incremento della qualità e di riduzione dei costi, il team ha anche preparato un manuale di best practices per implementare il sistema fotovoltaico avviabile in otto lingue.
“Questi documenti online e questi toolbox sono ad utilizzo libero e contribuiranno a diffondere la conoscenza di soluzioni commerciabili del progetto”. Afferma Navarte: “Quanto più le nostre soluzioni sono note, più possibilità ci sono che le nostre soluzioni crescano a livello commerciale”.
Le innovazioni introdotte dal progetto non solo possono aiutare le aziende e gli utenti finali a toccare con mano il potenziale dell’energia solare, ma creerà anche opportunità per le PMI partner del progetto. “Un totale di 13 strumenti commerciabili sono stati sviluppati, unitamente ai relativi piani di utilizzo”. Afferma Narvarte. “Dieci brevetti sono ora in atto per proteggere questi nuovi sviluppi e per consentire la commercializzazione dei risultati. Un certo numero di seminari e visite tecniche sono state organizzate per favorire l’assorbimento del mercato e di fornire consigli generali”.
Oltre a fornire l’accesso ai nuovi strumenti, il sito del progetto offre inoltre agli utenti la possibilità di esplorare le opportunità di business fotovoltaico dal punto di vista di uno sviluppatore, di un investitore o di un’industria. Il team del progetto ha infatti sviluppato due diverse versioni degli strumenti per la progettazione e la stima del fotovoltaico: uno open source e gratuito e l’altro pronto per la commercializzazione.
“La fase successiva è molto promettente – sostiene Narvarte – l’analisi della performance che abbiamo effettuato ha dimostrato che il nostro set di strumenti di progettazione è in grado di migliorare in modo efficace le prestazioni e rilevare errori di performance. I partner del consorzio stanno continuando a lavorare sulla diffusione sul mercato delle nostre innovazioni e alla ricerca di opportunità positive non solo in Europa, ma anche in altri mercati emergenti come Cile, Messico, Sud Africa e Australia. Sono state create due imprese spin-off e hanno avuto luogo diversi contatti con società esterne”.
Il Progetto PVCROPS si è tenuto da Novembre 2012 ad Ottobre 2015, ha visto la partecipazione di Spagna, Portogallo, Bulgaria, Irlanda, Marocco, Francia e Belgio. I costi totali del progetto si sono attestati sui 5.395.951 di €, con un contributo dall’UE di € 3.798.605.
