Smart: termine molto abusato!

E’ bene ricordare che nel 2010 l’Unione Europea ha adottato la strategia Europea 2020 de clinando gli indirizzi generali per fare dell’Europa un luogo di crescita intelligente, sosteni bile ed inclusiva.

Le regioni hanno elaborato documenti illustrativi in merito. Gli obiettivi regionali prevedono di sviluppare una nuova strategia di lungo termine; valorizzazione delle eccellenze, nuove traiettorie tecnologiche.

Le priorità: valorizzazione per ambiti tematici, riposizionamento del tessuto industriale regionale; favorire l’affermarsi delle industrie emergenti, miglioramento dell’export regionale per qualità e quantità; consolidamento degli investimenti in Ricerca & Sviluppo da parte delle imprese regionali. Le attività vanno analizzate anche in considerazione delle strategie ed obiettivi dell’agenda digitale europea e di quella italiana.

L’agenda digitale europea propone di sfruttare il potenziale delle tecnologie ICT al fine di favorire l’innovazione, la crescita economica ed il pregresso nel suo complesso. La Regione Lazio ha individuato cinque aree d’intervento dell’agenda digitale della regione e sono: infrastrutture principali di rete; amministrazione digitale, aperta ed intelligente; sanità elettronica, comunità intelligenti; cittadinanza e competenze digitali. A queste aree di intervento si aggiunge un obiettivo trasversale che interseca le aree sopra elencate rappresentato dalla Internet Governance regionale, ossia dalla definizione delle policy, in accordo con gli orientamenti nazionali ed internazionali, di gestione complessiva della rete internet, per la parte di pertinenza dell’amministrazione regionale.

L’obiettivo è quello di trovare un modello di sviluppo e implementazione delle reti di connettività, definendo standard tecnologici ed adottando policy per l’inclusione digitale e per lo sviluppo della cittadinanza digitale.

Nel nostro Paese per quanto riguarda la Banda Ultra Larga, l’Agensa Digitale Nazionale, fa propri gli obiettivi dell’agenda digitale europea che mirano all’azzeramento del digital divide ed a consentire entro il 2020 l’accesso da parte di tutti i cittadini ad internet ad una velocità di almeno 30 mbps e l’accesso a 100 mbps per il 50% delle famiglie.

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