Arriva da un’esclusiva di TechCrunch la notizia per cui Facebook sta declassando gli editori di notizie trash e altri siti che scaricano e ripubblicano illecitamente contenuti da altre fonti con poche o nessuna modifica. Facebook penalizzerà i siti che avranno contenuti non autentici e mostrerà i link in modo meno evidente nel news feed, fattori determinanti insieme a titoli o a pagine di destinazione traboccanti di annunci di bassa qualità.
Il principio è che se la proprietà intellettuale illecita ottiene meno distribuzione nei news feed, di conseguenza questa riceverà meno traffico di referral, guadagnerà meno entrate pubblicitarie e ci saranno, dunque, meno incentivi per i malfattori a rubare articoli, foto e video. Questo potrebbe creare un effetto ombrello che migliora l’autenticità del contenuto sul Web.
"A partire da oggi, stiamo implementando un aggiornamento che faccia in modo che le persone vedano meno post che inviano a siti di bassa qualità, che copiano e ripubblicano prevalentemente contenuti di altri siti senza fornire un valore univoco. Stiamo adeguando le nostre linee guida di pubblicazione di conseguenza ". Questo quando ha scritto Facebook in aggiunta al suo post del maggio 2017 riguardante il declassamento di siti pieni di pubblicità scadente.