Google Pay: la nuova app per i peer-to-peer payments

Google sta implementando diversi aggiornamenti a Google Pay, il nuovo servizio di casa a Mountain View dedicato a differenti strumenti di pagamento. Molti di questi aggiornamenti, alcuni annunciati all’inizio di quest’anno, stanno per andare in funzione nell’app di Big G.

Una di queste innovazioni riguarda i pagamenti peer-to-peer, un sistema che permette di pagare o ricevere denaro da un proprio amico semplicemente con la funzione “Google pay send”, già presente nel Google Wallet, che ad oggi sarà avviabile in unica nuova app denominata appunto “Google Pay”.

Gerardo Capiel, direttore della gestione prodotti di Google Pay, ha notato che questa opportunità rende, ad esempio, più facile dividere il conto con i propri amici: se hai acquistato qualcosa con Google Pay, puoi toccare l’acquisto e richiedere il pagamento a un massimo di cinque persone.

Sostanzialmente Google ha unito diverse caratteristiche in un’unica app, Google Pay appunto. L’app Google Pay sta anche introducendo anche possibilità di salvare i mobile ticket e le carte d’imbarco, che verranno ordinate in un nuovo tab “Passes” che includerà anche carte fedeltà e carte regalo. Per questa funzione Ticketmaster e Southwest sono già supportati ma da BigG fanno sapere che ha in programma di aggiungere anche Eventbrite, Singapore Airlines e Vueling.

Mentre alcune di queste funzionalità sono limitate ad Android, Capiel fa sapere che l’intento è quello di supportare gli utenti in modo trasversale in ogni tipo di piattaforma, sia ad esempio che accedano dal web o da iOS. Google vuole semplificare la gestione di tutte le operazioni di pagamento su tutte le piattaforme, consentendo agli utenti (ad esempio) di aggiornare le proprie informazioni di pagamento sul web e vederle riflesse nella propria app.

Guardando al futuro, Capiel ha detto che il suo team prevede di aggiungere supporto per più partner di ticketing e anche di avviare l’app Google Pay in più paesi, attualmente è avviabile solo negli USA, in particolare quelli in cui il servizio è già utilizzato per i pagamenti online.

"Stiamo lavorando per portare tutto nell’app", ha aggiunto. "Alcune cose sono un po ‘più complicate di altre, per una serie di motivi, ma continueremo a rendere l’esperienza il più completa possibile."

Chissà quindi che a breve questa innovazione non venga abilitata anche da noi.

 

Fonte: TechCrunch

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